La sconfitta del referendum costituzionale del 4 dicembre scorso ha sancito la crisi del Governo Renzi. Nel pomeriggio di mercoledì 7 dicembre, con 173 voti a favore il Senato ha votato la fiducia sull’articolo 1 della legge di bilancio, permettendo di approvare rapidamente il resto della legge di bilancio. Poco dopo Matteo Renzi ha annunciato ufficialmente le dimissioni da Capo del Governo. Lo aveva annunciato subito dopo la sconfitta al referendum di domenica, ma aveva successivamente accolto la richiesta del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di portare a termine l’approvazione della legge di bilancio prima di lasciare. Renzi non ha preso impegni stringenti, ha confermato che si dimetterà e che continuerà a esercitare l’ordinaria amministrazione in attesa della scelta del suo successore. Non ha parlato di dimissioni da segretario del PD e ha detto che il partito valuterà la possibilità di sostenere un nuovo governo, con l’appoggio anche delle forze di opposizione.
Non sarà facile per il Governo di transizione farsi carico delle grandi riforme promesse di quello dimissionario. Non dimentichiamoci che in ballo c’è la legge elettorale e la crisi del Monte dei Paschi.
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