Affaritaliani.it, 11 febbraio 2017
Martedì abbiamo presentato al Governo nove proposte per favorire la più rapida implementazione dell’Internet delle Cose.
In periodo di Sanremo, di legge elettorale e di conti che non tornano, perché è importante almeno abbozzare la discussione sull’Internet delle Cose? In altre parole, perché dovrebbero preoccuparsene gli italiani?
La risposta è semplice. l’Internet delle Cose, o IoT, non può essere un argomento di nicchia per riviste specializzate. l’IoT sarà presto parte di ogni momento della nostra vita. Come adesso che stiamo scorrendo noiosamente queste parole, un giorno in un futuro non troppo prossimo potremo confermare al frigorifero di casa di ordinare la spesa in funzione di quello che è rimasto, e soprattutto di quello che serve al nostro organismo. Il nostro corpo dirà al frigorifero di cosa abbiamo bisogno e gli farà ordinare la spesa dove ci sono i prodotti più adatti o dove è più conveniente o dove ci piace di più, a seconda di come lo avremo impostato. La spesa ci sarà tranquillamente consegnata a casa, una casa in cui luci e temperature si configurano in funzione del nostro stato d’animo o delle nostre esigenze.
Questo è il benessere futuro. Staremo meglio e risparmieremo. Questo sarà possibile perché cose/oggetti, noi esseri umani e in generale gli esseri viventi (animali e piante) saranno connessi tra loro attraverso la rete Internet scambiando continuamente dati che applicazioni con funzioni diverse analizzeranno per fornirci un servizio, come il frigorifero e l’orologio o il braccialetto che portiamo al polso.
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