Oggi, nei Paesi Bassi si vota per le elezioni politiche. Secondo gli ultimi sondaggi, sono molto vicini nelle preferenze degli elettori il partito di centrodestra dell’attuale primo ministro, Mark Rutte, e il partito di estrema destra euroscettico, anti-immigrazione e anti-Islam di Geert Wilders.
Nessuno dei due partiti sembra in grado di arrivare vicino ai 76 seggi necessari per ottenere la maggioranza parlamentare e visto che quasi tutte le forze politiche hanno annunciato di non voler fare alleanze con Wilders, lo scenario post-elettorale sembra prefigurare una grande coalizione a sostegno di un nuovo governo Rutte, oppure una situazione “spagnola”, cioè un Parlamento che non riesce ad esprimere una maggioranza con la conseguente convocazione di nuove elezioni.
Anche gli italiani sono chiamati nuovamente alle urne. Il 28 maggio decideranno se abrogare o no art. 48, 49 e 50 del dl 15 giugno 2015, n. 81 sulla ‘Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’art. 1 comma 7 della legge 10 dicembre 2014, n. 183’.
Nato inizialmente per retribuire il lavoro occasionale, il voucher è una modalità di retribuzione per lavoro occasionale di tipo accessorio introdotto nel 2003 dal governo Berlusconi. Spesso al centro delle polemiche per aver deregolamentato il mercato del lavoro, contribuendo, di fatto, a renderlo più precario, il voucher ha come finalità quella di regolamentare quelle prestazioni lavorative, definite appunto ‘accessorie’, che non sono riconducibili a contratti di lavoro in quanto svolte in modo saltuario, e tutelare situazioni non regolamentate.
Il ddl con il testo unificato sui buoni per il lavoro, che dovrebbe essere all’esame della commissione Lavoro della Camera a partire da oggi, prevede un doppio voucher, uno imprese da 15 euro e uno per famiglie da 10 euro. Tra le novità anche un tetto massimo di 2.000 euro a lavoratore, con la possibilità di utilizzare più persone, fino a raggiungere la quota massima di 5.000 euro per le famiglie e 3.000 euro per le imprese.
Tra le principali novità del disegno di legge figura inoltre l’introduzione del vincolo, che consente di poter utilizzare il lavoro occasionale solo se l’impresa non ha dipendenti. Nel frattempo si studiano le varie ipotesi ancora sul campo, su alcune questioni come la platea dei soggetti interessati dai voucher. Da una parte si pensa di stilare una lista che comprenda studenti, pensionati, disabili e disoccupati; in alternativa si potrebbe invece prevedere la possibilità di aprire i voucher a tutte le categorie.
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