Da quando la Conferenza di Bretton Woods, nel 1944, ha inaugurato il quadro di riferimento per l’ordine economico mondiale, il consenso internazionale verso l’integrazione e la globalizzazione si è sempre dimostrato forte. Recentemente, tuttavia, ondate di malcontento populista hanno messo in discussione i meriti del ordine economico prevalente.
Il commercio internazionale – basato su principi fondamentali, quali la non discriminazione, la trasparenza e la reciprocità – rimane un aspetto cruciale per la crescita economica, l’innovazione tecnologica e il mantenimento di un decoroso standard di vita dei cittadini. Mentre il libero commercio, basato sulla concorrenza dei mercati, produce numerosi benefici, sono almeno cinque le ragioni per cui il libero scambio e la globalizzazione difendono il futuro dei cittadini e delle nazioni di tutto il mondo:
- Il commercio massimizza il benessere del consumatore;
- Si producono economie di scala per il produttore;
- Si alimenta la competitività, che giuda innovazione e produttività;
- Vengono diffuse conoscenza e tecnologia;
- Si riduce la povertà.
Competere si unisce alla dichiarazione congiunta in difesa del libero scambio e della globalizzazione promossa dalla Global Trade & Innovation Policy Alliance.