di Benedetta Fiani

Le vacanze sono meravigliose. Dopo mesi di alzatacce per non perdere l’autobus (quando passa), di file interminabili in tangenziale, di riunioni, di telefonate, di e-mail, di colleghi, di clienti, finalmente arrivano le vacanze. Cambiamo anche un po’ dentro. Quindi può accadere che tutta questa allegria che fatichiamo ad incanalare perché chi ci è abituato ragazzi, possa… come dire, tradursi in un eccessivo entusiasmo, tanto da renderci dei barbari in vacanza.

Se immaginiamo che il decoro debba fare da sfondo alla bellezza e il prestigio delle nostre città e del nostro Paese, possiamo pensare che lo siano anche i piedi nelle fontane, le lattine sparse o le scalate sui monumenti una foto? Il Comune di Firenze, ad esempio, ha emanato il divieto di “bivaccare mangiando e bevendo sui sagrati delle chiese e dei palazzi storici”. Una norma prevista sia nel regolamento di polizia urbana sia nel piano di gestione dell’Unesco, “perché il centro storico di Firenze è patrimonio dell’Unesco, i turisti sono una risorsa, però è chiaro che bisogna avere rispetto delle città che si visitano”. Cit. il Sindaco.

Magari non avete previsto una gita culturale in qualche bella città europea per le ferie, ma avete optato per lo stabilimento balneare. Anche in questo caso teniamo a bada l’arroganza vacanziera evitando il naufragio in piscina. Tuffarsi a bomba, creando spruzzi giganteschi che possono disturbare gli ospiti che si rilassano in piscina non è una buona idea. Non vi chiamate Tania Cagnotto e non avete vinto medaglie olimpiche. Usate le apposite scalette. Se poi preferite spostarvi in riva al mare, ricordatevi che non c’è nulla di più fastidioso di essere improvvisamente travolti da una nuvola di sabbia che si alza da un telo sventolato a distanza ravvicinata, o dalla corsa forsennata dei bambini che sfrecciano a 10 centimetri di distanza da noi. Per non parlare delle mamme che tutto il giorno, ben arpionate al lettino, urlano le varie note di servizio ai propri bambini a decine di metri di distanza.

Speriamo siano buone vacanze per tutti, ma lo saranno sicuramente anche se le notti fossero insonni per gli schiamazzi e le giornate calde e affollate senza relax. Pazienza. Perché le vacanze durano poco, poi finalmente si torna in città.

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PNR