di Pocah
Finalmente si parte, mancano solo un ultimo passaggio critico, che per molti rappresenta una vera sfida: preparare i bagagli. A dire il vero conosco persone molto abili che riescono in pochi minuti a preparare una valigia perfetta, magari mentre sono al telefono con la mamma. Io purtroppo non faccio parte di questa schiera di eletti anche se ultimamente mi sto imponendo bagagli minimali ma funzionali, avendo finalmente capito quante cose inutili mi sono portata dietro per una vita, solo per l’ansia di dover essere pronta per ogni evenienza. E’ un fatto di testa: siamo attaccati alla nostra quotidianità, ci dà sicurezza, e diffidiamo del nuovo, ci spaventa sperimentare, perfino in vacanza.
Preparare un bagaglio smart, valigia, carry-on o zaino che sia, è un’arte. Ma in realtà con un minimo di organizzazione si può preparare un bagaglio davvero multitasking. Ecco qualche dritta rubata ad esperti e amici
Per stabilire cosa portare segui la regola base del 3 di tutto (uno lo indossi, uno lo lavi, uno lo metti ad asciugare), oppure la regola del 5,4,3,2,1, (cinque calzini e intimi, 4 magliette o camicie, 3 pantaloni, 2 scarpe, un cappello). Aggiungi e personalizza in base alla destinazione.
Proteggi gli indumenti con le buste di cellophane della tintoria per evitare fastidiose stropicciature
Non portare nulla che potresti facilmente procurarti in caso di necessità sul luogo di vacanza, a meno che tu non stia salpando per una traversata oceanica in solitaria. Se temi di dimenticare qualcosa di importante, fai una lista, oppure scarica una app, ce ne sono moltissime anche gratuite
In generale è come giocare a Tetris: parola d’ordine “ottimizzare gli spazi” (es. calzini nelle scarpe). Esistono poi varie scuole di pensiero sul “come”…
Twin Tower: piegare indumenti e disporli uno sull’altro creando due pile da disporre in valigia e riempiere gli spazi vuoti con oggetti piu piccoli
Interlock: piegare gli indumenti uno dentro l’altro formando dei cubi. In questo modo si proteggeranno a vicenda.
Bundle: avvolgere i vestiti uno dopo l’altro intorno ad un oggetto, generalmente un contenitore, il beauty per esempio. Evita le grinze.
Roll-up: molti sostengono invece che convenga arrotolare i capi anziché piegarli, per ridurre sgualciture e ingombri.
Mi fermo qui, anche perche on-line in questi giorni è pieno di consigli su come fare i bagagli, perciò navigate pure se volete.
La verità è che quello che davvero conta è ciò che dovremmo lasciare a casa, non quello che va messo in valigia.
Avete visto il film “Into the wild”? Il protagonista della storia Chris McCandless, scrisse sul suo diario: “un uomo dovrebbe possedere solo ciò che riesce a trasportare in uno zaino a passo di corsa“.
Perché non approfittare delle vacanze per provare a liberarci per un po’ del superfluo? Non ci bastano i pesi che ci portiamo addosso tutto l’anno, per tutta la vita ? Liberiamocene almeno in ferie! Lasciamo a casa – oltre agli oggetti inutili – anche i problemi, gli ingombri, tutto quello che ci fa da zavorra e voliamo via leggeri. Proviamoci, forse impareremo ad essere un po meno “accumulatori seriali” di cose e pensieri anche nella vita di tutti i giorni.
Partiamo per il nostro summer-break, che sia il mare vicino casa o una meta oltreoceano, con un bel po’ di spazio libero, nella valigia e nella testa, per fare tesoro di tutte le cose e gli stimoli nuovi che troveremo, se sapremo e vorremo cercarli: souvenir, regali, emozioni, ispirazioni, nuovi progetti, amicizie e sentimenti. Proviamo a lasciare a casa i brutti pensieri e le lunghe “to-do list” che altri ci hanno imposto di completare.
Avete notato come la mail-box in questi giorni si riempie di cortesi mail “dispositive” con deadline (di altri) curiosamente tutte sincronizzate a fine mese/primi di settembre? Ignoriamole almeno per un po’, i mittenti sono già andati in vacanza e avevano solo bisogno di scaricarsi la coscienza. Ora scarichiamo la nostra, per quanto è ragionavolmente possibile. Torneremo al nostro lavoro rigenerati e pronti a ricominciare con più entusiasmo.
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