di Pocah
Le vacanze sono andate alla grande, ci siamo riposati ma anche divertiti, abbiamo fatto sport, abbiamo persino trovato il modo di lavorare a quel progetto a cui tenevamo tanto e abbiamo tenuto la mailbox sotto controllo, il tempo è stato bello, abbiamo conosciuto gente nuova, forse anche un nuovo amore … Allora perché ci sentiamo depressi e forse anche un po’ stressati?
Secondo la neuroscienza è normale sentirsi depressi dopo eventi carichi di emozioni come possono essere le vacanze. Il brusco calo degli ormoni dello stress come il cortisolo potrebbe essere la causa di un crollo a livello emotivo al rientro. La psicologa Eileen Kennedy-Moore spiega che il “post-adrenaline blues” è frequente dopo grandi eventi positivi come un matrimonio o una laurea o dopo il completamento di un impegnativo progetto. Oppure, aggiungiamo noi, dopo una intensa e divertente vacanza.
Gli psicologi collegano questo anche all’”effetto contrasto”. Siamo portati a giudicare il nostro stato attuale migliore o peggiore a seconda di ciò che è avvenuto venuto prima. E’ evidente che la prospettiva di una conference call, sebbene iperproduttiva perché condotta seguendo i nostri consigli ci sembri comunque un tantino deprimente se comparata ad una immersione nel Blue Hole. Per quanto innamorati del nostro lavoro possiamo essere.
In genere poi quando pensiamo e progettiamo le nostre vacanze le aspettative sono sempre altissime e le emozioni pre-vacanza prevalgono su quelle post, come dimostra uno studio pubblicato sul Journal of Experimental Psychology
Qualcuno si chiederà allora perché investire tempo denaro ed energie per andare in vacanza se non c’è ritorno.
E’ ovvio che il tipo di vacanza trascorso influisca molto sul livello di stress post-break. Per questo è importante pianificare bene le vacanze per evitare che siano rovinate da imprevisti, contrattempi, cattive sorprese o peggio da compagnie sbagliate. Perché una vacanza stressante non è una “vacanza”. Cosi come non lo è quella passata attaccati al computer o a stressarsi per qualcos’altro, come organizzare il barbecue perfetto o la cena glamour di ferragosto in baita con l’intellighenzia del luogo. La pensa cosi anche lo psicologo Shawn Achor, che sulla Harward Business Review ci spiega quando, secondo la scienza, una vacanza riduce davvero lo stress e ci rende felici e quindi anche più produttivi al rientro, citando alcuni studi tra cui quello pubblicato sulla rivista Applied Research in Quality of Life, dove un gruppo di ricercatori olandesi, intervistando un campione di 1,500 persone, ha concluso che purtroppo la maggior parte delle persone non torna più felice dalle vacanze. Solo coloro che avevano fatto viaggi molto rilassanti erano tornati più felici, anche se tale sensazione era durata meno di due settimane.
Alcuni ricercatori della Manchester Metropolitan University hanno addirittura sviluppato una formula matematica per valutare il rischio di tornare depressi al lavoro dopo una settimana al sole. L’equazione è la seguente:
(j + c) x (r + t) – (h + o) / b
dove:
j = amore per il proprio lavoro
c = feeling con i colleghi
r = relax
t = qualità del viaggio
h = qualità della vacanza
o = capacità di relazionarsi con gli altri
b = gap tra una vacanza e l’altra
Quindi, se ci sentiamo giù di morale, questi sono i fattori sui quali lavorare: si può cambiare lavoro, carattere, strategia oppure … semplicemente aumentare la frequenza delle vacanze!!
In conclusione, se ci sentiamo in fase down non preoccupiamoci troppo perché, oltre ad essere una normale reazione psicologica è anche fisiologica. Le vacanze sono finite e con esse la carica di adrenalina. Piuttosto, cerchiamo di fare tesoro delle belle e brutte esperienze.
Vi lascio con qualche consiglio per alleviare la depressione post-vacanza:
- Disfare i bagagli immediatamente invece di lasciare la deprimente valigia semiaperta in un angolo di una stanza. Sono altri i ricordi di cui abbiamo bisogno.
- Organizzare in anticipo qualcosa di bello che non vedremo l’ora di fare al rientro. Perché non un week-end fuori o un’ultimo scampolo di vacanza last minute ?
- Riassaporare le sensazioni positive e coltivare i nostri bei ricordi, non c’è bisogno di costosi souvenir e nemmeno di centinaia di foto su Instagram. Gli esperti parlano di savoring, memory building, reminiscing.
Perché la vacanza … è nella testa.