Alle ore 12:32 del 15 Settembre 2017 la sonda Cassini ha interrotto il segnale radio con la terra. In questo numero di #PNR alcuni tra i pensatori più raffinati raccontano la straordinaria attitudine dell’uomo a spiegare chi siamo producendo conoscenza che si evolve nel tempo e nel suo dilatarsi nello spazio.
IL LINGUAGGIO NEL TEMPO
- Come riassume la NASA, in questo commovente racconto grafico, Cassini si è probabilmente disintegrata avvicinandosi all’atmosfera di Saturno. Cassini è il prodotto dell’ingegno umano. E’ uno dei tanti strumenti che abbiamo creato per scoprire l’universo, ossia la polvere delle stelle da cui proveniamo.
- Ha navigato solitaria nello spazio come i nostri antenati attraversavano i mari e le terre inesplorate, lasciando il segno dell’uomo. Così come le tante altre sonde delle quali abbiamo perso il contatto ma che continuano il loro viaggio solitario a milioni di anni luce da noi (quanto siamo piccoli, vero?). Raccontano chi siamo, o meglio cosa siamo stati.
Così oggi crediamo di sapere molto, di avere delle verità certe. Proviamo allora ad immaginare di fare un salto in avanti nel tempo, di mille anni. E’ il tre mila e diciassette D.C. Guarderemo al 2017, alle nostre conoscenze di oggi. Tra mille anni molte delle teorie su cui si poggia oggi la scienza saranno obsolete, a cominciare dalla teoria della relatività. Tra mille anni, chissà come saremo? Cosa sapremo? Come rifletteremo su chi siamo stati.
Le conoscenze si evolvono nel tempo, come le nostre risposte ai problemi che di volta in volta ci troviamo ad affrontare. E’ per questo che la scienza non è un’idea fissa, ma un metodo che di volta in volta ci aiuta a verificare e a volte a confutare quello che credevamo fosse vero, per aggiungervi nuovi elementi accumulandoli a quelli già presenti o semplicemente sostituendoli. La scienza presuppone quindi la Libertà di criticare attraverso la continua sperimentazione. Per conoscere l’uomo deve essere libero, cioè estraneo alle idee fisse del mondo, all’ideologia che invece consacra un sapere e lo impone come unica verità. L’ideologia è la catena che l’uomo si è costruito e che inibisce la sua curiosità garantendogli una verità comoda e sicura. Qui vi è il ruolo della politica, quale momento per costruire quelle regole di convivenza che consentono a ciascuno di rompere la catena, ampliare lo sguardo e scoprire, creare ed intraprendere liberamente. Il sapere non è immanente. I saperi – plurali – sono idee dinamiche che si sviluppano con le domande e le confutazioni che ci facciamo. Il sapere non è progresso, ma sviluppo. Cassini ha finito il suo viaggio di scoperta, mentre noi continuiamo ad interrogarci e a rispondere. Guardiamo su verso Marte, c’è un piccolo rover, Curiosity, che solitario avanza, aiutandoci a spiegare l’ignoto.
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