di Pocah
Io avevo già messo le mani avanti sul #PNR43 … Come avevo preannunciato: i procrastinatori seriali i regali di Natale li fanno il 24 dicembre.
Se poi, come me, oltre ad essere procrastinatori seriali, avete maturato anche una insana ostilità verso quella che ormai non è diventata altro che una assurda ossessione per i REGALI DI NATALE A TUTTI I COSTI, già dal 23 dicembre sarete di pessimo umore.
Sia chiaro, non sono tirchia, non ho le braccette corte … è che semplicemente odio fare i regali a Natale.
Quest’anno, oltre ai prelievi forzosi dei miei figli e un pensiero “speciale” per il mio compagno, avevo deciso di fare il regalo di Natale solo al mio primo nipotino di otto mesi. Solo a lui, che vedrò per la prima volta proprio a Natale.
Ho tentato di svicolare fino alla fine, ma stamattina la telefonata di uno zio che mi prega di prendere un pensiero di Natale per mia madre per suo conto mi costringerà ad uscire a fare shopping e ad aggiungere nel mio ideale carrello della spesa un accappatoio di spugna (ma che ci fa una signora che vive all’equatore di un accappatoio di spugna da piscina???? Ma non basta un pareo??!!).
Ricordo che da bambina attendevo le feste natalizie con impazienza, ricordo l’emozione di scartare tutti quei pacchetti, che erano delle vere sorprese e non i regali “commissionati” che ci si scambia oggi nelle maggior parte delle famiglie, perché “tanto ormai non ci manca niente, e non sappiamo cosa regalarci”. Sulla “teoria del dono perfetto” si è scomodata anche la scienza per capire come mai a volte il regalo perfetto di trasforma in un flop, leggete questa review.
Oggi è solo una corsa, uno stress, uno spreco di energie e denaro. Si è persa la poesia, la magia e la bellezza del dono.
Sì, potrei restare a casa al calduccio e scrivere del fatto che si è perso il vero senso del Natale, che non celebriamo più la Nascita di Gesù Bambino ma pensiamo solo a cosa mettere in tavola e sotto l’Albero, del fatto che la tradizione dello scambio dei doni è bellissima ed ha radici antichissime, che dovremmo donare a chi ha davvero bisogno, di cose essenziali, e non regalare cose superflue a chi ha già tutto. Delle montagne di carta e plastica che sprecheremo per incartare i regali, delle tonnellate di cibo che butteremo nei cassonetti, dell’importanza di queste ricorrenze per stimolare i consumi, l’economia …. della tredicesima che se ne va (per chi la prende …), della gente che compra a rate pur di comprare ….
Ma purtroppo non posso, non ho tempo, devo correre a fare i regali … e anche voi non avete tempo di leggere il mio inutile e patetico sfogo per lo stesso motivo.
Chi vi scrive sta per uscire a fare shopping natalizio ob torto collo perfettamente consapevole di quello a cui sta andando incontro:
- Traffico impazzito
- Totale assenza di parcheggio
- File interminabili alle casse
- Commessi sull’orlo di una crisi di nervi
- Assordante musica natalizia ovunque
- Vetrine e scaffali pieni di merce inutile ed in disordine
- Gente che si aggira con lo sguardo perso nel vuoto che finge di non sapere che oltre la metà dei regali che sta facendo resterà inutilizzata o peggio, sarà riciclata alla Befana
OK, vado …. So già che stasera, come ogni 23 dicembre, tornerò a casa e mi accorgerò di aver dimenticato un regalo indispensabile e sarò costretta ad uscire anche domani a cercare il pensierino last minute.
Non c’è niente da fare, ogni anno è cosi, per quanti buoni propositi una procrastinatrice seriale con avversione ai regali di natale possa fare.
Le tradizioni vanno rispettate!
Buon Natale