Abbiamo presentato al Senato della Repubblica il piano Turismo Italia: 17 proposte per promuovere l’industria del turismo in vista delle elezioni del 4 Marzo 2018. Il piano è una collaborazione tra Federturismo e Competere.

Il piano è disponibile QUI

Il settore del turismo è ritornato a crescere. Il 2017 ha confermato il trend positivo degli ultimi anni. Nel primo semestre è aumentata la domanda sia interna che esterna (+ 4,6% arrivi e +6% pernottamenti). La spesa dei visitatori ha raggiunto 16,7 miliardi di euro. Nel Centro e nel Mezzogiorno la crescita è addirittura a doppia cifra: +18,3% e +6,1%. Questo è un segnale positivo per l’economia italiana sia sul lato della competitività sia sul lato dell’occupazione.

Tuttavia il settore sconta ancora alcuni deficit strutturali che, se risolti, potrebbero aumentare ulteriormente l’impatto del turismo sullo sviluppo e la crescita della nostra economia. Tanti sono gli aspetti migliorabili nella filiera.

  1. Il primo è il mancato riconoscimento del Turismo come settore industriale a tutti gli effetti. Nel corso degli anni, in Italia, l’attenzione è sempre stata concentrata sulla manifattura, come conseguenza di una propensione storica alla produzione industriale di beni. Oggi non è più così. Secondo i dati del World Travel & Tourism Council, il turismo contribuisce per circa 186 miliardi di euro circa al PIL nazionale (il 10%) e oltre 2 milioni e mezzo di unità (fra occupati diretti e indiretti);
  2. Oggi sono assenti una politica industriale e una governance strutturata del settore. Queste carenze hanno avuto un impatto negativo circa le opportunità fornite dall’Industria 4.0. Le PMI italiane mostrano ancora carenze nell’utilizzo fruttuoso dei Big Data, dell’IoT e dell’automazione. Mancano una strategia di settore, uno standard digitale di riferimento e la piena consapevolezza degli operatori riguardo i benefici derivanti dall’automazione;
  3. Con la trasformazione digitale sono anche cambiati sensibilmente domanda e offerta turistica. La filiera ancora fatica a tenere il passo in modo esteso e necessita di migliorare l’approccio dell’offerta agli strumenti tecnologici al fine di sviluppare tutto il potenziale dell’industria turistica italiana sia nel settore pubblico, per le attività di promozione, sia in quello privato per quanto riguarda le modalità di commercializzazione/distribuzione e diversificazione dei servizi/prodotti deve diventare una priorità.

Il percorso non è semplice, ma gli obiettivi sono chiari e raggiungibili se la politica e il settore privato sapranno fare squadra intorno ad alcune proposte precise. Quali?

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PNR