di Giacomo Bandini

Quando si parla di turismo vengono in mente immagini e suggestioni variegate. Spiagge, masse che si muovono, montagne, aerei, treni e monumenti. La realtà che sta sotto questa patina superficiale è però molto più complessa. L’industria turistica impiega più di 2 milioni e mezzo di persone e vale il 10% del PIL (più o meno 180 miliardi di euro). Cifre importanti e in crescita. Tuttavia persistono alcune problematiche che impediscono al settore di sprigionare tutto il suo potenziale, soprattutto nel Mezzogiorno. Per questo motivo è importante avere ben chiari obiettivi e strategie da portare avanti nei prossimi anni. Dobbiamo ritornare ad essere competitivi ai massimi livelli.

Insieme a Federturismo abbiamo elaborato 17 proposte per le elezioni politiche del 2018 e non solo. La nostra analisi, necessaria a capire nodi e temi di primaria importanza, deve essere uno strumento utile a tutti: politici, operatori, associazioni e cittadini. Il solco che abbiamo provato a tracciare è basato sulla misurabilità dei risultati. L’azione della politica deve, infatti, essere misurabile nel suo impatto sulla società e ogni singolo individuo deve poter avere accesso alle informazioni necessarie a valutare quanto viene realizzato e in quale modo.

Parlando delle problematiche e dei punti da cui partire per migliorare, è doveroso ricordare che il turismo non è ancora considerato un settore industriale a tutti gli effetti. Ciò è sbagliato perché numeri e qualità della filiera economica turistica sono importanti e andrebbero valorizzati, esaltati. In questa direzione dovrebbe, ad esempio, muoversi un futuro Governo, magari istituendo un Ministero dedicato al Turismo (altri Paesi ce l’hanno con risultati eccellenti).

Anche la trasformazione digitale costituisce un punto imprescindibile. L’accelerazione tecnologica cui stiamo assistendo ha mutato profondamente domanda e offerta turistica. Si sta andando sempre più verso l’integrazione delle esperienze e verso una richiesta di accessibilità sempre più ampia. Il turista non vuole più solo visitare una città e scoprirne le bellezze. Desidera vivere un’esperienza tout court multiforme. Il digitale e i Big Data in particolare permettono di costruire modelli e soluzioni adattabili a qualsiasi necessità, ma per utilizzarli è necessario costruire una strategia comune, formare personale specializzato e avere infrastrutture adeguate.

Tutto questo è realizzabile con la collaborazione di tutti gli attori: politica, imprese e cittadini. Abbiamo, con questi obiettivi in mente, presentato 17 proposte. Il nostro augurio è che vengano prese in considerazione e possano essere una solida base da cui partire.

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