Il centro
Il Centro non è la SoluzionePNR71 – Pietro Paganini
Il Centro non è la soluzione – Ho scritto e lo ripeto che possiamo stare tranquilli, le liberaldemocrazie occidentali non sono in crisi. L’avanzata dei populismi accompagnata dalla rianimazione grezza di ideologie defunte non è attribuibile al fallimento del liberalismo. 
 
La responsabilità va ricercata piuttosto tra tutti quei decisori pubblici che, in diversa maniera ma quasi sempre per calcolo interessato, hanno frainteso i principi fondanti delle liberaldemocrazie o non sono stati in grado di comprenderne il funzionamento.
Il Commento di Pietro Paganini per Il Sole 24 Ore
 
PERCHE’ E’ IMPORTANTE?   Diagnosticare cosa non ha funzionato ci aiuta a risolvere il problema, e quindi allontanare i populismi e i suoi grezzi (quanto grevi) protagonisti.
DOBBIAMO FARE ATTENZIONE   perché coloro che hanno sbagliato, soprattutto tra le elite globali, si stanno proponendo nuovamente per rifondare il CENTRO. Non hanno capito che essi sono il problema e che il CENTRO non esiste. 
IL CENTRO E’ UNA SCUSA   per comandare senza implementare politiche Liberali. Essi non sono Liberali ma opportunisti. La classe politica e, in generale, l’establishment non hanno seguito il liberalismo. Ne hanno sfruttato il marchio per imporre il loro interesse anteponendolo a quello dei cittadini. È importante chiarirci su questo punto. Altrimenti non saremmo in grado di trovare le soluzioni ai problemi legati agli epocali cambiamenti che abbiamo il privilegio storico di vivere.
 
LIBERALISMO COME METODO   Il liberalismo non può entrare in crisi e fallire perché paradossalmente la crisi e il fallimento ne sono parte fondante. Il suo metodo gli consente cioè di rispondere alle trasformazioni del tempo attraverso gli esperimenti che consentono di bilanciare la convivenza tra individui diversi, al fine di aumentarne i liberi rapporti e favorirne la prosperità. Le ideologie, invece, drogano infondendo certezze illusorie senza riscontro nella realtà dei fatti.
SERVONO NUOVI DECISORI   Il problema è sempre il medesimo: come risolvere le cose che oggi non vanno e suscitano disagi eccessivi nella cittadinanza. Alla luce dei tragici esiti delle teorie classiste e considerato che in occidente le scelte dovrebbero farle i cittadini, è assurdo riesumare le vecchie logiche di oppressi ed oppressori e presumere che esista la bacchetta magica con la quale guarire tutti i mali. La soluzione passa dal cambiare proprio quei decisori e quelle élite che, governando male, hanno tradito i cittadini. Più si ritarda il cambiamento, più la piaga si incancrenisce.
Di qui la necessità di:
• Rimettere al centro dei rapporti umani il pensiero, inteso come confronto tra cittadini diversi che verte sui rispettivi progetti e non sulla propaganda;
 
• Promuovere il metodo scientifico nel dibattito pubblico in alternativa alle illusioni promosse dalle ideologie che trovano risonanza nei media e social media;
• Favorire il parlamentarismo in quanto democrazia rappresentativa e il confronto tra cittadini sulle scelte da compiere abbandonando il leaderismo egocentrico che si sta diffondendo (ancora grazie ai media) quale risposta ai primi due punti mentre è solo una dannosa droga illusoria.
Le Elite continuano a promuovere vecchie logiche novecentesche ignorando che le sfide che i cittadini stanno affrontando necessitano di strumenti nuovi e di soluzioni che rispondano ai problemi che il tempo ci pone. Per questo dobbiamo preferire il metodo sperimentale alle idee fisse che le elite continuano a propagandare allo scopo di anestetizzare le masse. Non funziona più, semplicemente perché i populismi propinano emozioni più rassicuranti.
Scopri anche la proposta di New Democracy Initiative
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PNR