wake up opposition

Wake up Opposition – Pietro PaganiniPNR74

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In Italia c’è un problema democratico. Non è il Governo Giallo Verde e i suoi componenti. E’ l’opposizione (che negli ultimi due decenni  fu anche maggioranza) che non c’è più. I partiti e i movimenti politici che dovrebbero rappresentare l’altro 40% degli elettori o che comunque dovrebbero provare a rispondere ai problemi del 100% dei cittadini, si stanno sciogliendo nel silenzio, o peggio, tra le banalità dei grossolani errori tattici e strategici che continuano a combinare. 
 
PERCHE’ E’ IMPORTANTE?   Viene a mancare di fatto il pluralismo tipico delle Liberaldemocrazie e della Società Aperta. Senza il conflitto democratico l’ossigeno per garantire la convivenza tra ccittadini diversi si affievola, si riduce la libertà individuale, invece di alalrgarsi, e si rallenta l’innovazione e quindi lo sviluppo economico. 
 
IL PROBLEMA NON SONO I POPULISTI   Essi riempiono un vuoto. Come la gramigna germogliano dove non cresce l’erba buona. Reagiscono alle amnesie e alle malefatte dell’establishment finaziario e burocratico rispondendo ai problemi dei Forgotten, quella parte della popolazione che è rimasta esclusa o è vittima – e non protagonista – dei processi decisionali. Chi invece è stato ed era convinto di essere la guida costruttiva del futuro del paese, e dei suoi cittadini, sta sbagliando tutto, e oggi rischia di sparire nell’irrilevanza arrecando danno non solo a sé stesso ma a tutti 
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DOVE E’ L’OPPOSIZIONE?   Dove sono queste forze democratiche? Il problema non è solo italiano, è europeo, ma è anche americano, si guardi ai democratici US. In ogni caso in Italia il Partito Democratico (PD) non ha più un progetto paese. Ha perso la sua identità. Lo ha fatto affermando di inseguire (sarebbe stato giusto) la voglia di sviluppo e di mercato, ma invece dimenticandosi totalmente dei cittadini. Il Centro Destra l’area a Destra del PD non esistono da tempo. Non hanno un’identità, non hanno proposte.  
 
L’ESALTAZIONE RELIGIOSA DEL FUTURO   I Governi precedenti dicevano di voler proiettare l’Italia nel futuro, di digitalizzare economia e società, di sposare la globalizzazione. Hanno però evitato con cura il metodo sperimentale e quello Liberale, cioè lo strumento che avrebbe loro consentito di diagnosticare i problemi ed elaborare delle soluzioni alle sfide del nuovo. Il futuro è diventato così una religione, un must ideologico, ma privo di qualsiasi sostanza, a cui i cittadini avrebbero dovuto affidarsi. 
 
I CITTADINI NON SONO STUPIDI   Affrontando i problemi di tutti i giorni hanno temuto il salto nel vuoto, e hanno così rifiutato quel futuro. 
E hanno ragione. In quel futuro il pluralismo svaniva e con esso il conflitto tra cittadini diversi; il mercato era un oligopolio delle elite, inaccessibile ai cittadini; la tecnologia, la globalizzazione, la fragmentazione del mercato del lavoro, erano diventati un’imposizione dall’alto e non una naturale evoluzione delle cose. 
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URGE UN’IDEA DI FUTURO   Che non è quella indefinita dei populisti. Essi hanno asoltato, dimostrato di comprendere, e hanno furbescamente risposto con la stessa religione ed ideologia dei partiti tradizionali, ma questa volta hanno rassicurato emotivamente l’elettore parlando di cambiamento. Così continuano a fare con le loro proposte, a volte interessanti, ma prive di qualsiasi razionalità. La gramigna può essere sradicata, ma va sostituita con l’erba buona, altrimenti ricresce. 
 
IL SILENZIO CHE STRIDE   L’opposizone si è ridotta ai soliti attacchi di chi grida al lupo al lupo (mancano le coperture, difendiamo le coppie gay, il Ministro è pieno di conflitti, il volo è di stato, etc.), che trovano eco nell’isteria dell’élite dei giornalisti da salotto. Questi sono ormai impazziti, non sanno più che pesci prendere, blaterano. Gli è cascato il mondo sotto i piedi. Invece di raccontare e criticare l’opposizione per la sua assenza, continuano imperterriti a replicare gli errori di sempre, e cioè, ignorare i cittadini, consderandoli degli idioti. 
 
PROGETTARE IL FUTURO COINVOLGERE I CITTADINI  Occorre un’opposizione che si ripensi. Di sfruttare questo fallimento dei vecchi gestori come un’OPPORTUNITÀ per reniventare il futuro ma coinvolgendo i Forgetten, non ignorandoli. La diversità di genere, per esempio, o le nozze gay, sono un tema tra i tanti per un Liberale. Se dovessero diventare, come in Italia, o negli USA per i Democratici, il punto principale dell’agenda, allora cadremmo nuovamente nello storicismo ideologico tipico delle elite radicali da soalotto. La Società Aperta deve puntare alla pluralità degli interessi dei cittadini, dei Forgotten appunto, e non alle questioni di una sola parte. 
 
SVEGLIATI OPPOSIZIONE   La sconfitta può essere salutare. Ma il male va prima diagnosticato e poi curato con le medicine giuste. Chi ripete il medesimo errore di sempre, è destinato a sparire. 
Wake up Opposition – Pietro PaganiniPNR74
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