Compulsory license licenza obbligatoria paganini paul cesar
Compulsory License: Licenza Obbligatoria per Uccidere l’Innovazione – PNR91 – Pietro Paganini
(image credit Cesar Paul, YourLatinFlagship)
I farmaci allungano la vita. Le aspettative di vita sono cresciute anche grazie all’innovazione nel settore farmaceutico. Eppure Europa e Italia soprattutto, stanno riducendo drammaticamente la spesa sanitaria. E’ un paradosso. Nel 2050 metà della popolazione italiana avrà più di 65 anni. Più cure e nuove cure sono necessarie. Invece i governi spendono di più per pensioni e assistenza e meno per curare. 
 
Per agevolare un ulteriore taglio della spesa sanitaria si ricorre allo strumento delle Licenze Obbligatorie. Si tratta di forzare i titolari di brevetti a cederli allo Stato o ad altro soggetto per produrre quel bene a prezzi più competitivi. Nel caso del farmaco per esempio, un Governo può prelevare la formula e farla riprodurre – genericamente – per immettere sul mercato un medicinale a prezzo ridotto e quindi più facilmente accessibile (farmaci HIV nei paesi in via di sviluppo), o per aumentarne le scorte (Antrace negli USA).
 
ANCHE IN ITALIA   il Governo grillino vorrebbe introdurre le Licenze Obbligatorie nella convinzione che:
  • ridurrebbero la spesa sanitaria e in particolare quella farmaceutica;
  • faciliterebbero l’accesso ai farmaci;   
  • punirebbero le aziende farmaceutiche che speculano sui malati.
 
PERCHE’ E’ IMPORTANTE?   introducendo le Licenze Obbligatorie (LO) si prevarica il diritto alla proprietà che favorisce investimenti e innovazione. In un contesto di LO gli investimenti diminuiscono e di conseguenza si riduce la possibilità di fare innovazione e quindi sviluppare nuove cure. 
I farmaci non sono il prodotto della speculazione ma della ricerca scientifica che necessità di investimenti importanti in termini di risorse finanziarie e umane. 
 
 
STORICISMO IDEOLOGICO   l’approccio grillino è sempre quello ideologico dello storicismo che contrappone oppressi e oppressori (Gramsci), in questo caso cinici possessori di mezzi di produzione da una parte e poveri malati indifesi dall’altra. 
 
OLTRE L’IMMAGINARIO   il mercato farmaceutico è molto diverso da come lo immaginano molti italiani e i loro rappresentanti. Ci sono poche multinazionali, che sono comunque in grado di sopravvivere alle LO muovendosi sul mercato globale e tutelandosi; mentre ci sono moltissime medie o micro imprese, molte in fase di start-up, che senza la tutela dei brevetti non potrebbero investire per la ricerca di nuove cure. 
 
SE NON INVESTE LO STATO   (e non lo fa) devono farlo i privati. Servono perciò i brevetti. Come abbiamo dimostrato con l’Indice Internazionale per i Diritti di Proprietà (Il Sole 24 Ore i paesi che più tutelano i brevetti sono quelli che più innovano.
 
L’IGNORANZA AL POTERE   Le LO servono in casi eccezionali, di emergenza. 
  • Non servono a ridurre i prezzi.
  • Non aumentano la diffusione.
  • Rallentano l’innovazione.
  • Allontanano gli investimenti.
Brasile e Tailandia ne hanno fatto uso massiccio. In 19 casi su 30 il prezzo del farmaco non si è abbassato. In alcuni casi il farmaco generico è risultato essere pericoloso per la salute. 
 
NEL LUNGO TERMINE   si potrebbe ridurre il prezzo di un farmaco per una cura precisa ma con un costo elevato per l’intero sistema. Nessuna impresa farmaceutica avrebbe interesse ad investire in nuove cure. Il prezzo dei farmaci aumenterebbe. La possibilità di trovare nuove cure diminuirebbe. 
 
IL BILANCIO DELLO STATO   se si vuole migliorare il bilancio dello Stato occorre guardare ad altre voci. Questo è il compito della politica. La spesa sanitaria italiana scende al 3% sul PIL. Nel 2018 è di poco inferiore al 9%. E’ in linea con la media Europea ma decisamente inferiore a quella tedesca (11,3%) e francese (11%). Diminuendo la spesa pubblica è aumentata quella privata (2,2%). Non è però diminuita la pressione fiscale. 
Al crollo della spesa sanitaria coincide l’aumento di quella previdenziale e assistenziale. La spesa per l’acquisto dei farmaci è crollata di oltre il 70% in 10 anni. 
La spesa per i farmaci è coperta dallo stato per il 62%, il rimanente lo coprono i cittadini. La spesa per i farmaci si ferma al 14,8 dell’intera spesa sanitaria, cioè circa l’1% sul PIL. 
 
SUGGERIMENTO PER IL GOVERNO DEL CAMBIAMENTO   L’introduzione delle LO danneggerebbe solo i cittadini e non porterebbe alcun miglioramento alle casse dello Stato. Potrebbe anche essere pericolosa per la salute. 
In un contesto di politiche per l’innovazione sarebbe consigliabile una migliore tutela per brevetti e maggiori incentivi per la ricerca. Se ne ricaverebbero cure migliori, più investimenti, e cittadini in salute e con un lavoro. 
Compulsory License: Licenza Obbligatoria per Uccidere l’Innovazione – PNR91 – Pietro Paganini
(image credit Cesar Paul, YourLatinFlagship)
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