Il Super Uomo non fa i Compiti – PNR101 – Pietro Paganini
Introduzione al Paganini non Ripete 101
La Carica dei 101. Dietro la preghiera del Ministro dell’istruzione – ne abbiamo uno ma non ce ne eravamo accorti – di ridurre i compiti a casa durante le vacanze di natale, si nasconde una pericolosa idea del mondo e di come dovrebbe andare. I compiti vanno eliminati dalla didattica per ragioni ben diverse che promuovono la Libertà invece di negarla.
Il quotidiano economico colombiano Portfolio ha pubblicato una mia opinione sulla crisi del metodo scientifico e l’avanzata dell’autoritarismo.
Troverai anche i numeri allarmanti del permafrost che si riduce. La road verso il futuro continua con i migliori progetti di design del 2018, l’architettura avveniristica del riciclo, e gli oggetti 3D.
ANALISI: Il Super Uomo non fa i Compiti
Ha battuto un colpo. Il Ministro dell’Istruzione ha dato – finalmente – segni di vita. Ve ne è bisogno in un Governo accusato di ignoranza in cui l’educazione quale motore delle conoscenze non trova spazio né nel contratto per il cambiamento né nel patrimonio culturale dei suoi componenti. Essi ignorano che la crescita economica e – aggiungo io – sociale passa proprio dalle conoscenze: l’acquisizione di nozioni e la maturazione di capacità per risolvere i problemi che riguardano l’uomo.
Il Ministro ha invitato gli insegnanti a moderare l’assegnazione dei compiti a casa durante le vacanze di Natale per favorire maggiore armonia familiare.
PERCHE’ E’ IMPORTANTE? Gli intenti del Ministro sono molto pericolosi perché partono da una concezione fascista della società. In affermazioni apparentemente ingenue – e credo lo siano – germoglia la tenenza ideologica del populismo contemporaneo. Questo Governo è accusato di promuovere un populismo cialtrone perché è privo di quelle argomentazioni intellettuali che hanno invece alimentato altri populismi. In esso tuttavia, trovano spazio forme ideologiche molto pericolose che vanno combattute.
IL PARADOSSO Io sono per eliminare i compiti e il Ministro per ridurli. Ma partiamo da due concezioni del mondo profondamente diverse e perciò puntiamo a obiettivi opposti. Le mie argomentazioni promuovono la Società Aperta, la sua quella chiusa.
SUI COMPITI E’ dimostrato che i compiti a casa non servono a nulla: non migliorano l’apprendimento, hanno effetti negativi sui rapporti sociali (all’interno delle famiglie, per esempio) e sulla salute degli alunni. I compiti andrebbero esclusi dalla didattica scolastica. L’apprendimento si migliora con altre pratiche, per esempio con una permanenza a scuola più lunga e modalità didattiche diverse rispetto alle attuali – che sono quelle del periodo fascista.
UN MEZZO PLAUSO al Ministro per aver sollevato il problema. Egli ha colto almeno un fattore negativo: i compiti inquinano la serenità familiare e intossicano un momento – quello delle vacanze – che dovrebbe essere dedicato ad altre attività.
LA TRADIZIONE il Ministro non vuole affrontare il problema per risolverlo. Infatti, non discute i compiti a casa come buona o cattiva prassi della didattica. Egli si limita al Natale. Il suo è un approccio religioso. Non significa che è volto a promuovere la teologia del Natale. Egli celebra piuttosto la tradizione che si lega alla Natività.
OLTRE IL SUPER UOMO Attraverso la tradizione si afferma la Storia quale momento in cui l’uomo occidentale si impone con quelli che dovrebbero essere i suoi valori: la libertà si ottiene attraverso l’etica (i valori del cristianesimo) e il vigore (nell’affermare quei valori). E’ fascismo ideologico secondo il pensiero di intellettuali come Evola: oltre il Super Uomo.
ANTI LIBERALE Ci rifugiamo nella tradizione così come vogliamo affidarci all’autoritarismo. Non riuscendo ad affrontare il cambiamento cerchiamo sicurezza nelle idee mitologiche che come sappiamo restano formule magiche che non rispondono alla realtà. Siamo esattamente all’opposto del Liberalismo quale metodo per risolvere i problemi del convivere.
DANNOSI sono i compiti a casa, sempre. Non solo a Natale quando si vuole affermare la tradizione. Sono nocivi tutta la settimana, nel weekend, a Pasqua, e durante qualsiasi vacanza. Gli studi più recenti dimostrano che l’impatto dei compiti sull’apprendimento è quasi nullo. Sono maggiori gli effetti nocivi che i vantaggi. Essi vanno perciò esclusi dalla didattica il cui scopo è quello di avanzare la Libertà dell’uomo fornendogli gli strumenti per maturare le conoscenze. Lo dimostra il modello finlandese – niente compiti, tempo pieno, meno ore, lezioni più brevi, mirato a risolvere problemi e rinuncia al nozionismo, metodo sperimentale, etc. – che sta in cima a tutte le classifiche.
UN SUGGERIMENTO AL GOVERNO DEL CAMBIAMENTO L’uscita dall’anonimato sarebbe stata meglio accompagnata da una proposta di riforma della didattica. Questa non deve proporre modelli del passato che per altro non si dimostrano efficienti. E’ sufficiente guardare a quello che fanno gli altri per abbozzare un cambiamento importante che non si limiti alla struttura della scuola (corporazione degli insegnanti) ma alla didattica, e quindi a quei ragazzi/e che dovranno affrontare il mondo e risolverne i problemi.
Ma questo Governo non ne vuole proprio sapere di scuola. Questione di abitudine…
Il Super Uomo non fa i Compiti – PNR101 – Pietro Paganini