L’Egemonia – PNR105 – Pietro Paganini – GO TO THE ENGLISH VERSION >>>
Si crede che superando il brevetto si riducono i costi di produzione. Di fatto si concede la possibilità anzi tempo di produrre farmaci generici di una molecola protetta.L’OBIETTIVO E’ LODEVOLE facilitare l’accesso alle cure più avanzate ad un numero sempre maggiore di popolazione mondiale.LO STRUMENTO E’ PERICOLOSO superando i brevetti che proteggono le cure più innovative non si contribuisce a produrre farmaci altrettanto competitivi e a prezzi più bassi. Al contrario, si rallenta l’innovazione e si scoraggiano gli investimenti in R&D. Si genera un ciclo negativo che ostacola la scoperta di cure avanzate.DOMANDA che all’OMS non si fanno. L’accesso alle cure dipende dal costo? La risposta è negativa. Alcune ragioni a cui l’OMS dovrebbe dedicare maggiore impegno:
- il numero insufficiente di personale sanitario (secondo l’OMS mancano 7.2 mln. di impiegati nel settore, saranno 12,9 mln. nel 2035);
- la mancanza di un sistema assicurativo sanitario (pubblico o privato): in Germania solo il 12,9% dei costi sanitari è a carico delle famiglie, mente in India è l’86% e così per i paesi con redditi medio-bassi; infrastrutture e filiere inefficienti complicano l’accesso; le tariffe in ingresso imposte dai paesi gravano sul costo finale.
- la riduzione delle tariffe sui farmaci porterebbe a risparmi sostanziosi (6.2 miliardi in Cina, 2.8 in Russia, 2.6 in Brasile, e 737 mil. in India) così come la riduzione delle barriere burocratiche che rallentano il processo di registrazione dei nuovi farmaci, specialmente di quelli importati, e quindi la disponibilità sul mercato (sono necessari ad esempio 2/3 anni in Cina, 18 mesi in Brasile, India e Russia).
IL PREZZO NON SCENDE I dati a disposizione dimostrano che il regime di licenze obbligatorie raramente riduce il costo dei farmaci rispetto a quelli coperti da brevetto; è difficile replicare le caratteristiche dei farmaci soprattutto in paesi privi di un’industria farmaceutica avanzata; La maggior parte delle cure i circolazione sono già prive di brevetto eppure restano difficilmente accessibili.
NEMICI DELL’INNOVAZIONE per l’OMS vale il vecchio assioma storicista: le imprese farmaceutiche speculano sui malati immettendo sul mercato cure costose. Ignorano evidentemente il funzionamento del processo di innovazione, e dei meccanismi di mercato: incentivo agli investimenti, tutela della proprietà intellettuale.
NEMICI DELLA SCIENZA nutrono un’idea pericolosa della scienza. Non sono interessati a risolvere problemi attraverso il metodo scientifico. Ma utilizzano quest’ultimo per confortare le proprie ipotesi su come il mondo dovrebbe essere e imporre verità assolute. Sbagliano, e producendo pochi risultati, infatti.
QUANDO VALUTEREMO l’efficenza e l’efficacia delle politiche dell’OMS? Quando gli esperti dell’OMS produrranno un paper su loro stessi? Si veda la mia critica alla sciagurata guerra dell’OMS contro lo zucchero (Sole 24 Ore).
GIU’ LE MANI DALLA MIA LIBERTA’ Facciamo in modo che l’OMS si occupi dei problemi sopra elencati e stia lontano dalla mia sfera di libertà di scelta così come dalle politiche dei nostri governi. Chi ci dice cosa fare non mi piace. Figuriamoci chi sottomette la scienza alla propria visione religiosa.
L’INNOVAZIONE salva il mondo. A promuoverla sono i governi, le imprese, e i cittadini. Scavalcare i brevetti significa infrangere il diritto alla proprietà che è una libertà fondamentale, naturale persino. I brevetti sono lo strumento che favorisce l’innovazione come l’IPRI (International Property Rights Index) dimostra.
Immagine di Stuart Goldenberg per il NYT