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Rendita di Sudditanza – PNR106 – Pietro Paganini – VIEW ENGLISH VERSION
Una lista anti sovranista? Il modo migliore per portare voti ai populisti. Il Reddito di Cittadinanza è uno strumento interessante, ma il governo lo ha trasformato in una pericolosa Rendita di Sudditanza, ti spiego come e perché. 
Con il PNR106 scopriamo insieme l’esperimento artistico che prova ad immaginare lo spazio lavorativo del futuro; 20 anni dopo Ritorno al Futuro ecco le scarpe intelligenti; l’onda architettonica in Danimarca; l’affordable art fair di Milano; Giove in tempesta. 
 
ANALISI DELLA SITUAZIONE I   E l’elite borghese (o quel che ne resta) che si aggira ormai disperata come un fantasma per l’Europa. In Italia si è eccitata per aver trovato  un punto di riferimento nel Manifesto contro il Sovranismo. Sono i sani principi della retorica europeista che come al solito, non affrontano i problemi odierni, ma li ignorano. Finirà per portare  ancora più voti ai populisti. 
La Società Aperta non si costruisce contro i cittadini ma con i cittadini per favorirne la convivenza. Il metodo Liberale ci aiuta a comprendere i fatti, non ad ignorarli, per provare a dare soluzioni che coinvolgono, e non che escludano. Suggerisco perciò di non cascare nel tranello dell’accozzaglia dei ben pensanti dove oltretutto chiunque vorrebbero comandare o contare, dimenticandosi ancora una volta dei cittadini, anche perché le Europee sono elezioni con il proporzionale.
 
ANALISI DELLA SITUAZIONE II   E se gli inglesi non trovassero l’accordo sulla Brexit? Non voterebbero certamente alle elezioni europee, ma di fatto, non sarebbero ancora ufficialmente usciti. Vi è il serio rischio che maturi un problema giuridico senza precedenti: seggi pendenti. (I) si continua ugualmente con una nuova Commissione; (II) si aspetta qualche mese con l’attuale in ordinaria amministrazione; (III) si continua con l’attuale per un paio d’anni – PRENDI NOTA di quanto scrivo…
 
ANALISI DELLA SITUAZIONE III   Il Governo del Cambiamento ha finalmente partorito la RENDITA DI CITTADINANZA. E’ di fatto la sincarpi delle due cose che erroneamente chiamavano il Reddito Universale e Quota 100. E’ la stessa misura ma per segmenti di elettori diversi (I) il (finto) reddito di cittadinanza per i 18-55, (II) Quota 100 per gli over 55. 
 
PERCHE’ E’ IMPORTANTE?   L’obiettivo doveva essere quello di tutelare tutti i cittadini in un momento in cui il mercato del lavoro sta cambiando profondamente sconvolgendo nuovamente i rapporto sciali ed economici. Il risultato è un aiuto (o meglio una rendita) per pochi e burocrazia per tanti.  
 
NON E’ UN REDDITO UNIVERSALE MA UNA RENDITA TEMPORALE   Le due componenti del Governo hanno colto una serie di problemi legati al mercato del lavoro, a differenza di chi li ha preceduti e gli si oppone. Scoprono l’idea del reddito universale ma invece di sperimentarla la sconvolgono perché sono incapaci di affrontare la realtà. Partoriscono una rendita per pochi che discrimina tutti gli altri. 
 
INCONDIZIONALE   è il reddito universale: a tutti incondizionatamente un reddito (calcolato sul PIL). Una comunità si dota di un reddito universale non per impigrire i cittadini ma per garantire loro tranquillità. E’ una tutela che parte dalla condizione che il mercato del lavoro sia comunque dinamico. Però non è così in Italia. 
 
LA DISCRIMINAZIONE   Si nega la tutela a tutti discriminando la maggioranza dei contribuenti. Perché escludere anche chi non è sotto la soglia di dignità individuata dal Governo? In tanti fanno fatica e contribuiscono tanto alle casse dello Stato, e non hanno garanzie sul futuro figli di un Dio minore?  
Se non ci sono le coperture si cambiano le politiche non si discriminano i cittadini, di fatto escludendoli. Esattamente come i governi precedenti ma su segmenti diversi. 
 
LA SPERIMENTAZIONE   il reddito universale funziona in teoria. E’ un potenziale strumento, ma va sperimentato sui fatti in condizioni diverse. Sarebbe stato meglio provarlo in aree geografiche diverse del paese. Non esistono casi al mondo significativi. Il Governo si prende un bel rischio per ragioni (I) elettorali – i suoi “leader” sono avidi di voti (II) ideologiche – i suoi promotori non sono Liberali quindi seguono modelli rigidi. 
 
IDEOLOGIA VS FATTI   mentre la proposta originaria del reddito rispondeva ad un’analisi dei fatti; la RENDITA elaborata dagli ideologi che siedono al MISE e – ahimè  – nelle università italiane, è invece la vecchia teoria marxista del reddito per tutti che lo Stato assegna ai suoi servitori. 
 
BUROCRAZIA   Il reddito di cittadinanza si fonda sulla fiducia (incondizionata) nel cittadino, responsabile rispetto alla comunità. Da cittadini a cittadini. La rendita è invece assegnata per mano dello Stato che vuole essere etico e quindi non si fida dei suoi cittadini. Così si alimenta la burocrazia con regole assurde per l’assegnazione e il controllo della rendita. 
 
NE VEDREMO DELLE BELLE   tra burocrazia bizantina e furbetti che cercano di aggirarla. 
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PNR