Aspettando Godot – PNR110 – Pietro Paganini
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ANALISI DELLA SITUAZIONE I Paganini non Ripete Vol. II (Rubbettino) è pubblicato. Perché è importante? Indaga i problemi della contemporaneità, promuovendo il metodo scientifico per ampliare le nostre libertà e quindi la convivenza tra noi cittadini.
ANALISI DELLA SITUAZIONE II La Liberaldemocrazia non è in crisi. Nemmeno la Scienza. Siamo semplicemente in una fase di profondo cambiamento che è quello che il metodo Liberale e quello scientifico promuovono. Il cambiamento pone dei problemi che dobbiamo risolvere. Fatichiamo a farlo – come al solito), ma con il lavoro ci possiamo riuscire. Ecco il mio libro, Paganini non Ripete Vol. II, in Difesa del Liberalismo e della Scienza.
ANALISI DELLA SITUAZIONE III Facciamo presto o alle prossime Elezioni Europee sarà un disastro – altro che pubblicare il Vol. III di Paganini non Ripete. I populisti che si definiscono sovranisti sono in campagna elettorale da sempre, raccolgono consensi illudendo i cittadini, ma almeno li prendono seriamente in considerazione rispondendo – seppure in modo grezzo e in ottica conservatrice – a quelli che percepiscono come i loro problemi. Gli ALTRI POPULISTI si stanno spegnendo rapidamente a livello locale ma restano campioni di propaganda per attrarre chi aspira al cambiare.
Quelli che si definiscono Europeisti invece, continuano imperterriti a ripetere gli errori tradizionali di considerare l’UE come un sogno e non come un’occasione per ampliare le relazioni civiche. Così si affidano alla venuta del Messia il quale non può far altro che raccogliere il consenso della disperazione e del brand Europa. Quantitativamente poca cosa e propositivamente contraddittorio. L’UE non è un marchio da adorare ma un’istituzione da completare e rendere più aperta.
PERCHE’ E’ IMPORTANTE? Se vogliamo promuovere la Società Aperta attraverso l’Europa dobbiamo farlo con i cittadini, non possiamo senza – o addirittura contro. Dobbiamo affrontare i problemi, non evitarli. Dobbiamo costruire soluzioni diverse, non riproporre quelle vecchie che stanno – fisiologicamente fallendo.
NON AVENDO IDEE E TEMENDO IL CAMBIAMENTO questi europeisti dimostrano di non avere idee o di temerle, per cui si affidano alla speranza di una figura mitologica che viene dall’alto – non ai cittadini. La invocano, ma dentro di se confidando di esserlo loro stessi, o quantomeno essere i suoi Apostoli. Dovrebbero invece lavorare per dare risposte alla gente. La leadership matura con il lavoro, non può imporsi dall’alto secondo i criteri elitari di sempre.
IL MESSIA è presentato come il Salvatore. Vuole farci credere che la sua funzione elitaria sia sufficiente a sovvertire l’ordine delle cose. Non fa proposte e attende che tutti i discepoli lo invochino alla guida del popolo degli europeisti. Questa è una caricatura dell’uomo forte priva di contatto con l’individualismo critico. I media cui quelle figure servono per la narrazione, lo esaltano. Le elite che hanno bisogno della conferma lo coccolano. Intanto egli attende e fa aspettare anche noi. Il tempo passa.
L’EUROPA VA RIFORMATA ci vuole tempo ma va fatto. Definirsi europeisti o più europeisti serve a poco senza il coraggio di cambiare. Ma le elite temono il cambiamento perché ne mette in dubbio lo status e quindi ile capacità. Così si cade nell’errore di farci credere che tra tutti uno ci salverà, semplicemente perché è l’eletto. Da chi poi, non è dato saperlo.
TROPPI DI NOI SONO SEMPLICEMENTE DISPERATI Abbiamo paura di affrontare le cose; accusiamo i populisti delle nostre incapacità; ci affidiamo alla speranza, illudendoci di avere la ragione dalla nostra parte; finiamo per commettere il medesimo errore di sempre.
NON POSSIAMO PIU’ ASPETTARE non c’è nessun messia. E’ piuttosto Godot che non arriva mai. Chi ha voglia di contribuire dovrebbe sporcarsi le mani con i cittadini. Non sventolando le bandiere della speranza ma facendo funzionare i meccanismi della libertà civile a passo a passo nella realtà, che riguardano gli interessi individuali dei cittadini europei.
PROSEGUIRE L’INTEGRAZIONE DEGLI STATI per aumentare il peso dei cittadini europei.
- dare più poteri al Parlamento Europeo (quali l’iniziativa per leggi vincolanti)
- estendere la rappresentatività elettiva oltre il Parlamento Europeo
- più trasparenza in tutte le procedure della Commissione e degli altri organi di vertice così da arginare la pressione delle burocrazie e delle lobby.
L’obiettivo complessivo più urgente è definire con tempestività una posizione attiva dell’UE sui problemi strutturali incombenti
- l’ulteriore armonizzazione bancaria e fiscale (e non l’asse franco tedesco più forte) all’interno e all’esterno un piano dettagliato con lungimirante realismo
- per agevolare l’integrazione dell’Africa in sé. E’ il rimedio essenziale di fronte ad un’immigrazione disordinata e sproporzionata rispetto alle capacità ricettive fisiche ed umane dei territori europei.
Aspettando Godot – PNR110 – Pietro Paganini