Bond Europei paganini
Bond Europei – PNR 129 – Pietro Paganini
Image by Daniel Stelle, courtesy of the NYT
Un bond europeo? Una delle proposte emerse al convegno organizzato per il decennale della scomparsa di Dahrendorf che già negli anni 70 aveva anticipato la crisi della UE e avanzato una serie di risposte che rispondessero prima di tutto al tempo. Ecco cosa diceva come possiamo fare tesoro del suo pensiero. 
Intanto Jony Ive, il designer della rivoluzione Apple, lascia Cupertino. Cosa succede adesso? Cambierà la filosofia dei prodotti Apple. Dopo Jobs, un’altra importante perdita per l’azienda che ha cambiato il nostro modo di vivere. Ci provano anche D&G a cambiare lo shopping, mentre Ikea lancia i primi prodotti in 3D. E’ LA ROAD TO THE FUTURE…
Riformare la UE: il Problema non è la Diseguaglianza, è Favorire la Diversità Individuale. Con questo convegno abbiamo voluto rimarcato che le idee di Dahrendorf hanno preannunziato il declino UE. Il punto è l’incoerenza con cui da un trentennio il progetto europeo è gestito.
PERCHE’ E’ IMPORTANTE?   Per Dahrendorf il conflitto nelle regole tra cittadini è l’anima della libertà politica. Dahrendorf presto chiaro l’irrigidirsi economico dell’UE nel dopo Maastricht e nell’Euro. Prevaleva l’assillo per la crescita economica unito al trascurare i diritti di cittadinanza di chi è troppo povero e di chi è disoccupato a lungo. 
IL CAPITALISMO DI SORVEGLIANZA   L’UE adottò l’impostazione delle burocrazie finanziarie,  che prima  trasformò il capitalismo di risparmio in capitalismo di debito (che spinge a consumare nell’immediato sganciando il denaro dal lavoro e dai prodotti innovativi). E poi, dopo Dahrendorf,  è andata perfino oltre. Da un lato gettandosi verso il mercato degli algoritmi computerizzati (che non dovrebbe chiamarsi mercato di individui ma roulette controllata dal banco). Dall’altro introducendo il capitalismo di sorveglianza, che monitora la vita individuale per sapere i comportamenti di ciascuno.
IL DOMINIO DELLE BUROCRAZIE   Dagli anni’90 l’UE è stata sempre meno attenta all’equilibrio civile tra creazione della ricchezza, coesione sociale e libertà politica. Dominata dalla burocrazia più che dall’ascolto dei cittadini. ha imposto decisioni che non sono scelte democratiche ma elitarie (in specie con la presidenza Junker).
BOND EUROPEI   Violando la sua natura istituzionale di far da incubatore al maturare dei paesi membri, l’UE non si è preoccupata che i livelli di funzionamento di ognuno restassero comparabili. Ha dato ai bund tedeschi il ruolo di unico titolo europeo senza rischi, inserendo nel sistema notevoli squilibri macro economici. La Commissione dovrebbe spingere a creare un titolo europeo a basso rischio che garantisca i debiti statali e dia uno stimolo stabile allo sviluppo, restituendo all’UE il ruolo di costruttore della democrazia dei cittadini che scelgono.
IL CITTADINO?   Oggi il nemico dei Liberali è la disattenzione agli europei, che ha dato spazio al sovranismo e al populismo. Che hanno avuto voti, non per le loro proposte illiberali, bensì come reazione ai disastrosi governi altrui, accomunati dal non ascoltare il cittadino. Diagnosticare queste gravi carenze, è la precondizione del curarle.
ANDIAMO AVANTI   Occorre presto un progetto che dia più fiducia e inneschi più crescita. E così contrasti il diffuso disagio del ceto medio con un approccio opposto al combattere le disuguaglianze  comprimendo la diversità individuale. L’uguaglianza da preservare concerne solo i diritti del cittadino, non la sua identità
Questo è il lascito di Dahrendorf. Una politica ispirata alla libertà nel tempo, è attenta ai fatti reali e non alle utopie. Il suo obiettivo odierno è raddrizzare le regole UE. 
Bond Europei – PNR 129 – Pietro Paganini
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