I Crediti dello Stato Illusionista – PNR184 – Pietro Paganini
Buona Domenica 🌈 Edizione estiva di Paganini non Ripete. Lo Stato fa l’illusionista. Abbiamo quasi 1 trilione di crediti, soldi che i cittadini devono allo Stato. Sono ormai un debito, ma le burocrazie e la politica non hanno né la forza di recuperare queste risorse né il coraggio di considerarli un debito, soprattutto in questo momento storico. Ecco cosa si può fare nell’analisi della settimana, ripresa da un ragionamento già affrontato lo scorso anno.
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Buona Settimana dal Poggio di Leo ,
Paga
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I Crediti dello Stato Illusionista
Ci sono i debiti che lo Stato ha verso i cittadini. Ci sono i crediti che lo Stato ha con i cittadini. Nel bilancio dello Stato ci sono crediti verso i cittadini per 954,7 miliardi di € (fine 2019), quasi un trilione (erano 870 a fine 2018). Quasi 5 volte il Recovery Fund, e 25 volte il MES.
PERCHE’ E’ IMPORTANTE? I crediti in bilancio nella misura in cui non saranno mai recuperati divengono perdite. Lo Stato sta facendo esattamente quello che hanno fatto, e forse fanno ancora, le banche con i loro crediti tossici. Se dovessimo riconoscere ufficialmente che il credito si trasforma in un costo saremmo immediatamente uno Stato fallito.
LA FUFFA Esistono però le scappatoie finanziarie. Così possiamo nascondere le briciole sotto il tappeto sperando di ingannare i mercati e gli investitori, che a loro volta fingono di fidarsi, ma soprattutto noi stessi che invece crediamo nella bontà di quello che il bilancio dello Stato presenta.
LA POLITICA Qui dovrebbe intervenire la politica. Non per rimandare ma per risolvere il problema nel modo più trasparente verso i cittadini, cioè evitare di imbrogliarli anche a fin di bene, e più efficiente possibile, cioè recuperare quanto prima i crediti possibili e trovare il mondo di assorbire i crediti inesigibili, che sono poi perdite prive di coperture.
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LA PACE FISCALE proposta in vari momenti da partiti e governi va inserita in questo contesto quale risposta a questa pesante anomalia del bilancio pubblico: i crediti vanno recuperati per quanto possibile, altrimenti sono perdite. E’ inutile prendersi in giro. E’ inutile vivacchiare fingendo che prima o poi improvvisamente ci piovano dal cielo. I diversi schemi ipotizzati dal Governo per cercare di recuperare quanto più possibile ci confondono. Devono però essere interpretati come il tentativo di raggiungere il risultato migliore, cioè:
(i) recuperare il più possibile;
(ii) non gravare eccessivamente su chi non è ancora riuscito a saldare il proprio debito dichiarato con lo Stato per difficoltà finanziarie ed economiche;
(iii) non beneficiare chi ha invece maturato un debito per irresponsabilità nei confronti dello Stato e dei suoi concittadini (furbizia evasiva).
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COSA FARE? Questa operazione di pulizia finanziaria deve essere spalmata nel tempo in modo da ridurre per quanto possibile il credito in pancia, eliminare il credito inesigibile e cioè le perdite, fino a mantenere un credito fisiologico, cioè sostenibile perché recuperabile.
I Crediti dello Stato Illusionista – PNR184 – Pietro Paganini
Image credit NYT Monica Carwood >>>