Cosa non Farà Mario Draghi – Radio Radio – Pietro Paganini intervista
Con la chiamata di Mario Draghi ho cominciato un ciclo di interviste per diversi network radiofonici e web, come Radio Radio e Radio Cusano. Ho partecipato a Lavori in Corso il programma radio e web condotto su Radio Radio da Luigia Luciani e Stefano Molinari.
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Abbiamo discusso della crisi di Governo e di un possibile Governo Draghi.
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Il mio intervento è stato sferzato da molte domande che i due conduttori, Luigia Luciani e Stefano Molinari mi hanno fatto. Ecco le mie risposte in sintesi:
- Il Primo Ministro uscente Conte è stato bravo nel mantenere la maggioranza al primo attacco.
- Conte ha sbagliato successivamente nel dimettersi per proteggere, di fatto, il testo sulla riforma della Giustizia.
- La Crisi di Governo è Extra Parlamentare. È stata voluta e spinta da ambienti esterno al Parlamento, e anche lontani dai bisogni dei cittadini.
- Matteo Renzi è lo strumento utilizzato dall’esterno per far saltare il Parlamento e imporre un Governo da fuori.
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- La scelta del Presidente Mattarella di chiamare Mario Draghi è certamente saggia.
- Mario Draghi è figura indiscutibilmente preparata e capace, come ha dimostrato.
- Governare un paese complesso e in difficoltà tuttavia, è molto diverso dal governare una banca centrale. Sono situazioni e organizzazioni molto differenti.
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- Draghi non potrà formare un Governo da fuori il Parlamento, come in molti, tra le elite sperano.
- Dovrà passare politicamente attraverso il Parlamento e il confronto con i partiti.
- È l’ennesima conferma del primato del parlamentarismo.
- Chi voleva un Governo subito imposto dall’alto si sbaglia ancora una volta.
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- Draghi potrà formare un Governo solo con il consenso dei partiti, in particolare della Lega e/o del M5S. Senza non si fa un governo.
- Probabilmente Draghi concorderà di restare per un tempo breve, meno rispetto a quanto auspicano da fuori.
- Draghi porterà il paese alle elezioni e poi si prenderà, verosimilmente la Presidenza della Repubblica.
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- I partiti si accorderanno soprattutto intorno ai 209 miliardi del Recovery Fund che Draghi gestirà, facendo da garante verso la UE.
- Non farà, e non avrà tempo di fare molte riforme.
- Non potrà toccare quota 100 se vuole la Lega.
- Non toccherà il reddito di cittadinanza perché lo sostiene, non questa versione grillina, ma la versione originale del Reddito Universale.
- Proverà ad introdurre misure per rilanciare la crescita.
- Si fermerà lì, e il suo spettro lascerà la politica ai partiti.