Draghi Legacy – La Discussione – Pietro Paganini – Intervista
La Discussione mi ha dedicato una bellissima intervista a tutta pagina sull’edizione cartacea e online che puoi leggere gratuitamente qui >>>
L’intervista per La Discussione copre tutti i temi economici e politici legati alle sfide che aspettano il Governo Draghi. Non la riassumono, è lunga ma tutta da leggere, rapidamente qui sotto.
Draghi Legacy
Le Camere hanno ampiamente votato la fiducia al nuovo governo guidato da Mario Draghi e a tal proposito chiediamo al noto economista, Prof. Pietro Paganini, un suo parere sulla composizione dello stesso.:
In quali aree di competenze è suddivisa invece la parte politica del governo Draghi?
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Quindi il Parlamento resta centrale?
Quali saranno le posizioni politiche dell’opposizione? E esiste la possibilità che possano avvantaggiarsi con un governo di questo tipo?
La posizione di Giorgia Meloni è coerente. L’opposizione è essenziale in un parlamento. Anzi, è la parte che amo di più da Liberale, perché da qui arrivano le contro proposte, i dubbi, le critiche, che sono ciò che consente ad un governo di migliorare e allargare ad una fetta più ampia di cittadini. Insomma, all’opposizione per inseguire il dubbio di Popper e il pluralismo di Dahrendorf.
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Qual è il posizionamento economico dell’ex presidente della Bce?
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Quale sarà il peso dei partiti politici all’interno del nuovo esecutivo tecnico-politico?
Un passaggio importante è stato anche quello sulla durata del nuovo esecutivo
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Al centro del discorso del premier anche la moneta unica europea
A proposito del dramma della Pandemia il premier è intervenuto per spiegare quali saranno le azioni del suo governo
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Quindi, il piano vaccinale contro la Covid-19
Quali saranno gli indirizzi politici sul sistema scuola?
Qualificante è stato anche il passaggio del discorso di Draghi sul cambiamento climatico
La questione ambiente è fondamentale, il costo sulle nuove generazioni sarà devastante. Ma non dobbiamo inseguire un approccio ideologico alla questione. Serve equilibrio tra i bisogni e le attività umane e l’impatto sull’ambiente. Si omette sempre, forse anche Draghi da fervente cattolico, che siamo 7.6 miliardi su questo pianeta, tutti affamati e vogliosi di prosperare. Saremo 10 miliardi a breve. La questione è in parte qui.
Sul tema sostenibilità, e quindi l’equilibri di cui sto parlando, si sta facendo già tanto. La transizione ecologica è una bandiera politica. Serve maggiore metodo scientifico e senso critico, e una migliore organizzazione statale e politica, per esempio di relazione tra i ministeri. Di cose ce ne sono già fatte, ma non vengono implementate. Pensiamo ai CAM, criteri ambientali minimi, che nessun’amministrazione segue.