La Fine del Pluralismo – Paganini non Ripete 217 – Pietro Paganini
La libreria in cui entri per acquetare un libro dovrebbe essere la casa del pluralismo. Vorresti trovare una selezione di testi che offrono la più ampia pluralità di idee. invece no. Negli Stati Uniti ritorna la censura. I suoi promotori, paradossalmente, si definiscono paladini della diversità: essi vogliono imporre solo la loro idea di diversità, censurando tutto il resto. È la fine del pluralismo.
Qui puoi rileggere la e-zine 217 con il grafico della settimana e tutte le ultime notizie nel layout del PNR >>>
Qui puoi rileggere tutti i Paganini non Ripete E ISCRIVERTI AL CLUB DEL PNR >>>
La Fine del Pluralismo
Ci risiamo. Un esercito di autori, editori, librari statunitensi, ha promosso un appello per censurare la pubblicazione e la vendita di chiunque abbia fatto parte dell’amministrazione del Presidente Trump. Per questi che definiremmo intellettuali, “lo stato in cui versa l’America” è da imputare alla popolarità di autori e pensatori legati al Presidente Trump e all’attacco al Campidoglio. Secondo gli intellettuali Liberal è il desiderio di denaro, e quindi il mercato, che ha spinto editori e librerie a promuovere testi di “persone losche”.
Il risultato è che negli Stati Uniti le scelte editoriali sono soggette alle volontà ideologiche dei dipendenti delle case editrici e delle organizzazioni non governative. La libertà di stampa e di pensiero è ancora sotto attacco.
RILEGGI IL PAGANIN INON RIPETE 216: SUPERLEGA CALCIO NEL PALLONE >>>
PERCHÈ È IMPORTANTE? La crisi della Liberaldemocrazia non deve essere imputata agli autori controversi legati a movimenti populisti. Questi sono una reazione semmai. Le difficoltà dell’occidente devono essere ricercate nella riduzione delle Libertà per mano di chi vuole imporre il conformismo di una sola Libertà, la sua.
L’apertura e le Libertà di una società sono proporzionali alle condizioni che si coltivano per promuovere idee diverse.
LA CENSURA Questi intellettuali censurano, de facto, la diversità, e cioè la pluralità delle idee che i cittadini confrontano. È attraverso il conflitto democratico che evolvono le conoscenze e di conseguenza, le soluzioni ai problemi del convivere.
LA FINE DEL PLURALISMO Eppure, paradossalmente, quegli intellettuali, politicamente schierati a nella Sinistra Liberal (da non confondere con il Liberalismo), si proclamano promotori della diversità e della Libertà. Essi infatti, promuovono una sola diversità, quella che include i loro desideri, ma escludono tutto ciò che non aggrada loro, e cioè che non rientra nella loro idea di come il mondo dovrebbe essere e funzionare.
Essi si limitano ad esaltare la Libertà, che è appunto singolare.
SE TI SEI PERSO IL PAGANINI NON RIPETE 215: SCENARI FUTURI COSA CI ASPETTA >>>
LE LIBERTÀ Vs LA LIBERTÀ I Liberali promuovono invece le Libertà. Proprio perché le Libertà sono plurali, appartengono a ciascuno dei cittadini che condividono uno spazio sociale.
IL PERICOLO Quanto sta avvenendo negli Stati Uniti è molto pericoloso. Stiamo tornando al pensiero unico che questa volta è confezionato con l’inclusione di categorie che si definiscono diverse. Sono appunto categorie, nella più classica struttura storicista, che si contrappongono ad altre categorie con l’obiettivo di annientarle.
PER CHI SI AFFIDA AL METODO LIBERALE non esistono categorie diverse, ma cittadini le cui diversità devono essere promosse e mai contrapposte. Piuttosto le diversità vanno premiate il più possibile attraverso il Governo della legge.
RILEGGI IL PAGANINI NON RIPETE 214: COPASIR LA LEGGE PER GLI AMICI >>>
COSA FARE? Gli editori non sono piattaforme social, la cui “cancel culture” e la “ censura” è soggetta alla legge. Sono liberi di scegliere chi pubblicare. Ma stiano attenti perché, grazie alla tecnologia, sempre più cittadini sono capaci di pubblicarsi da soli. Con più fatica e meno risultati, certamente, ma silenziosamente possono alimentare movimenti di protesta, come i populismi, appunto.
Il conflitto democratico deve essere promosso, non censurato.