Ucraina la Guerra del Gas – Uno Mattina Rai Uno – Pietro Paganini
Quali sono le ragioni della crisi energetica? Come produce energia l’Italia? Quanta energia compriamo dalla Russia? Quali sono le ragioni della crisi Ucraina, e sono legate al gas?
Queste sono alcune delle domande a cui ho provato a rispondere durante il più popolare talk show del mattino, Uno Mattina su Rai 1.
Marco Frittella e Monica Giandotti hanno moderato i due interlocutori che hanno partecipato con me, Andrea Margelletti, Presidente del Centro Studi Internazionali – CE-SI – e Gianluca Timpone, fiscalità esperto di provvedimenti governativi.
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Ucraina la Guerra del Gas
Questo è un breve sommario degli argomenti che ho esposto circa la crisi energetica e la ragioni dell’aumento del costo del Gas.
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- Il 52% dell’energia elettrica è prodotta da impianti termoelettrici, di cui il 43% da impianti a gas.
- Il gas per produrre energia e per uso industriale e domestico arriva nella UE per il 41% dalla Russia, di cui il 16,3% passa attraverso l’Ucraina. Il 16% proviene dalla Norvegia, il 7,6 dall’Algeria e il 5,2 dal Qatar.
- Circa le stesse percentuali arrivano in Italia dalla Russia. Poi ci sono Algeria, Qatar, Norvegia, Libia, etc.
- Nel 1994 l’Italia produceva in casa 21 miliardi m/c di gas. Nel 2020 ne ha prodotti solo 3,3 m/c. Di fatto, l’Italia ha dismesso la produzione preferendo gli acuisti – e quindi la dipendenza – dall’estero.
- Grazie al TAP, il gasdotto che porta il gas dall’Azerbaijan, in pochi mesi l’Italia ha prodotto 5,6 miliardi di gas.
- Proprio per non dipendere da un solo paese Italia e UE hanno cercato di differenziare costituendo vie del gas, e quindi infrastrutture molto diverse.
- Per costruire gasdotti ci vuole tempo e investimenti. Dismettere è stato rapido, riattivare le trivelle e aprire nuove vie richiede tempo.
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- Non c’è dubbio che lo scontro Russia/USA abbia implicazioni ideologiche. Gli uni continuano a perseguire con Putin, la restaurazione zarista, gli altri vogliono allargare il patto atlantico e la sfera democratica.
- Non c’è dubbio che Putin sia in difficoltà interna, crisi economica e covid, e cerchi splendore con una finta guerra armata.
- Non c’è dubbio che alla Russia diano fastidio i missili Nato sotto casa.
- Ma quella ucraina è e resta una guerra geopolitica per l’energia.
- Lo scontro Russia Ucraina è antico sul gas, risale al 2004 e si protrae con alta tensione fino al 2009.
- La Russia accusa l’azienda del gas ucraina di non pagare il gas proveniente da Mosca. Le accuse sono anche di furti.
- Da qui l’idea del North Stream 2, un gasdotto che passando per il mare del nord evita il territorio ucraino per portare il gas in Germania.
- Il North Stream 2 non price agli USA.
- Gli USA vogliono vendere il gas naturale liquido, di cui sono i primi produttori al mondo, all’Europa. Gli USA si sono resi energicamente indipendenti da tempo, in barba alla sensibilità ambientale. Ma oggi dominano il settore dell’energia.
RIVEDI UNO MATTINA SULLA RIAPERTURA DELLE SCUOLE >>>
- L’Europa deve imparare a stoccare gas. Deve imparare a trovare nuovi fornitori per diversificare.
- L’Europa deve tutelare l’ambiente ma deve provare a costruire un’indipendenza geopolitica energetica.
- L’Europa si deve interfacciare con la Russia sull’Ucraina, e non lasciare il negoziato agli USA.
Per il resto rivedi il video.