Energia Fai da Te – Formiche.net – Pietro Paganini
Il mondo sta diventando una grande batteria. Abbiamo bisogno di batterie per accumulare l’energia elettrica fai da te. Spazi, città si trasformeranno e le nostre abitudini cambieranno. In futuro ricerca e innovazione ne miglioreranno la performance. Per ora accumulano poco e inquinano molto. Cosa possiamo fare per favorire la transizione all’elettrico e la produzione di energia fai da te.
Di questo ho scritto per Formiche.net al fine di stimolare il dibattito sul cambiamento in corso nella produzione di energia e nella conseguente trasformazione dei nostri spazi.
Puoi rileggere l’analisi qui su Formiche.net >>> o qui sotto.
Energia Fai da Te
Abbiamo bisogno di batterie per accumulare l’energia che ciascuno di noi può produrre autonomamente da fonti pulite. Spazzi, città e edifici devono trasformarsi per accompagnare lo sviluppo delle nuove forme di produzione energetica. Anche le nostre abitudini dovranno cambiare.
Il successo delle fonti rinnovabili come l’eolico, il solare, e l’idrico, è direttamente proporzionale alla capacità di accumulare l’energia che producono.
- Dobbiamo investire nell’innovazione delle batterie per accumulare l’energia che creiamo: più performanti, meno costose, più piccole, e soprattutto più sostenibili.
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Con pannelli, pale, turbine e quant’altro l’innovazione tecnologica creerà, ciascuno di noi sarà in grado di produrre energia da fonti pulite, come il sole, il vento, l’acqua, i rifiuti, etc.
Il problema è che la produzione da fonti rinnovabili non è mai costante. In alcuni momenti del giorno produciamo in abbondanza oltre il nostro fabbisogno, in altri non produciamo nulla.
La produttività dipende da diversi fattori.
- Acqua, sole, e vento dipendono dal clima e dalle stagioni.
- La ricerca scientifica e l’innovazione ci aiuteranno a superare questi limiti e migliorare le prestazioni tecnologiche.
- Ma non risolveranno il problema dei picchi di consumo.
Anche la burocrazia e le scelte politiche rischiano di essere una variabile, ma negativa.
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Vendere energia prodotta in casa è al momento poco conveniente. I gestori pagano poco e rivendono a tanto (quello che comprano a poco). Conviene accumulare con le batterie per usare l’energia quando è necessario.
- Dobbiamo dotarci di batterie sempre più performanti: dimensioni ridotte, costi minori, capacità di accumulo maggiore, e ciclo di vita più lungo. Devono anche essere sostenibili.
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Durante il giorno i consumi sono alti nelle aree dove si producono beni e servizi. La mattina, la sera, e nei fine settimana sono le aree residenziali, del commercio, e del divertimento a richiedere più energia. Di notte si consuma meno ma si produce meno dal sole.
Dobbiamo cambiare le nostre abitudini. Abbiamo già iniziato con la pandemia e il lavoro remoto. Anche in questo caso la tecnologia, l’automazione con algoritmi predittivi e intelligenza artificiale, ci verrà in aiuto, gestendo più efficacemente le nostre attività giornaliere in funzione di quanta (e quando) energia siamo capaci di accumulare.
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I nostri spazi si riempiranno di batterie. I nuovi edifici dovranno essere costruiti per risparmiare energia ma dovranno anche prevedere zone per la produzione elettrica e soprattutto per l’accumulo.
Il ciclo di vita delle batterie è destinato ad allungarsi. Ma per ora, sono un pericolo per l’ambiente. Accumulano energia pulita ma sono manufatte con materiali e attraverso processi che impattano sull’ecosistema. Sono trasportate via mare. Devono essere smaltite.
- Rischiamo di trovarci montagne di batterie in zone povere del pianeta.
- Imparare a rigenerarle e riciclarle, almeno i componenti, è fondamentale.
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Dobbiamo imparare ad accumulare. Va bene produrre energia pulita, ma la dobbiamo gestire intelligentemente.
- Investiamo in batterie per accumulare quanto più possibile nei momenti di massima produttiva e consumare quando i consumi sono elevati.
- Sosteniamo la ricerca e l’innovazione per sviluppare materiali più resistenti, meno inquinanti, e più facilmente riciclabili.
- Chiediamo al Governo di eliminare la burocrazia, promuovere incentivi fiscali, e avviare nuovi piani territoriali per chi vuole investire.
- Il rapporto con le aziende elettriche deve essere più equo e trasparente. Paghiamo troppo e vendiamo a poco.