L’Incubo Europeo – Il Fatto Quotidiano – Raffaello Morelli & Pietro Paganini
L’Europa si sta risvegliando e scopre di aver sognato, mentre la realtà che la circonda è un incubo. Ha compiuto scelte scellerate su base irrazionale. Ha seguito ciecamente gli Stati Uniti nelle assurde scorribande militari. Gli USA ci stanno guadagnando l’Europa paga il prezzo più alto. Mentre in America trivellavano l’Europa voleva salvare il pianeta. Oggi gli USA sono energicamente indipendenti, l’Europa no. Ma ora Washington stanzia 500 miliardi di sussidi alle imprese che investono in sostenibilità mentre l’Europa è tornata al carbone. È ora di staccarsi dalla mammella della mamma americana e cominciare a pensare ai problemi concreti.
Questo è in soldoni, il contenuto dell’editoriale pubblicato da Il Fatto Quotidiano che puoi rileggere per intero qui >>>
Qui sotto trovi alcuni estratti.
L’Incubo Europeo
L’Europa si sta svegliando. Molto rapidamente sta scoprendo che il sonno è stato un piacevole sogno mentre la veglia è il peggiore degli incubi. Dopo nove mesi di conflitto ucraino e scontri geopolitici a ogni latitudine, crisi climatica e difficoltà di approvvigionamento, noi europei stiamo capendo che siamo noi a pagare il prezzo economico e sociale più alto. Mentre altri, tra cui i nostri alleati americani, ci stanno guadagnando.
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Con la guerra gli USA fanno PIL inviando miliardi di armamenti in Ucraina secondo il consueto e ben rodato modello di business delle guerre esportate (per procura in questo caso). Non è così per i paesi europei che, per fortuna, non fanno della forza militare un principio fondante della propria Democrazia e uno strumento di business. L’invio di armi europee genera tanto indotto per pochi e nulla per molti, senza incidere sulla struttura dell’economia continentale che infatti, resta debole.
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Nel sogno del sonno le capitali europee giubilavano alla fine del trumpismo, cioè di un periodo segnato dalla Pandemia ma geopoliticamente tranquillo. L’ex Presidente americano poteva non piacerci per i modi, ma per l’Europa è stato il più grande dei doni. Si è dichiarato da subito protezionista e si è fatto i fatti suoi lasciando campo aperto all’Europa che, naturalmente, non ne ha approfittato. Al contrario, i leader europei infastiditi dall’opportunità e dal dover prendersi delle responsabilità hanno invocato un Presidente democratico da celebrare che riprendesse in mano le redini del mondo, e le guerre naturalmente.
Sono stati accontentati. Il ritorno al multilateralismo di Washington ha dato subito i suoi frutti. Il mondo è una polveriera e l’Europa è piombata nel dramma.
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