Azioni e Strumenti Contro lo Spreco – Paganini non Ripete 269 – Pietro Paganini
Celebriamo la Giornata Nazionale per la Prevenzione dello Spreco Alimentare. Propongo semplicissime azioni e strumenti per non perdere (in fase di produzione) e sprecare (in fase di consumo) cibo. C’è un costo morale, ma soprattutto c’è un altissimo prezzo economico/finanziario e ambientale.
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Azioni e Strumenti Contro lo Spreco
COSA SUCCEDE OGGI Il 5 febbraio l’Italia celebra la Giornata Nazionale per la Prevenzione dello Spreco Alimentare. L’occasione ci fornisce l’opportunità di riflettere in modo più profondo su come sprecare meno.
PERCHE’ E’ IMPORTANTE? La riduzione della perdita e dello spreco alimentare è un obbligo morale verso chi soffre la fame e verso il pianeta che sfruttiamo intensamente per produrre cibo. È anche, e soprattutto, una questione economica.
Con semplici e immediate azioni e investimenti in innovazione organizzativa e tecnologica, possiamo contribuire a ridurre significativamente perdite e sprechi.
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NUMERI Ogni anno infatti, perdiamo (nel processo produttivo) o sprechiamo (come consumatori) circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, o un terzo di tutto il cibo prodotto (dati FAO). Ciò comporta consistenti perdite finanziarie per ciascun individuo e per le imprese e contribuisce massicciamente a incrementare le emissioni di gas serra 88% delle emissioni globali).
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COLPA NOSTRA Nei paesi sviluppati i consumatori sono la prima causa dello spreco alimentare: una media di 200-400 K/Cal per persona al giorno, circa il 10-20% delle calorie di cui abbiamo bisogno in occidente (OMS).
Fortunatamente, le perdite alimentari nel processo di produzione e distribuzione sono più contenute grazie a strumenti e azioni già intraprese dalle filiere che sono però lontane dall’avere mitigato il problema.
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COLPA LORONei paesi in via di sviluppo si dissipano 230 milioni di tonnellate all’anno, equivalenti al 30-40% di tutto il cibo prodotto. Una parte significativa della perdita avviene durante la fase di semina e raccolta, e la gestione post-raccolta, a causa di infrastrutture, attrezzature e strutture inadeguate.
Nelle regioni meno sviluppate, dove la povertà e la carenza di cibo sono diffuse,le perdite hanno conseguenze drammatiche sulla sicurezza alimentare.
SOVRAPRODUZIONE Ai 19,5 trilioni di K/Cal che produciamo ogni giorno per sfamare gli 8 miliardi che popolano il pianeta (secondo i criteri OMS) dobbiamo sommare centinaia di ulteriori miliardi che vanno persi o sprecati.
È una quantità enorme di energia che dobbiamo produrre sfruttando la nostra Terra per sostenerci.
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STRUMENTI E AZIONI PER NON PERDERE CIBO Dobbiamo urgentemente intervenire per ridurre quanto possibile perdite e sprechi. Conosciamo già una serie di azioni e strumenti che potrebbero essere implementate nell’immediato:
- Utilizzare i sensoriIoT per il monitoraggio della qualità e della temperatura del cibo.
- Implementare sistemi di gestione della catena del freddo per il trasporto di alimenti a temperatura controllata.
- Sviluppare analisipredittive e impiegare machine-learning per l’ottimizzazione della catena di approvvigionamento.
- Adottareapplicazioni per la gestione degli alimenti basate su dispositivi mobili per un migliore monitoraggio e distribuzione.
- Adottaresoluzioni avanzate di imballaggio per estendere la durata della vita degli alimenti deperibili.
- Sviluppare sistemi di stoccaggio alimentare intelligenti per una migliore organizzazione e gestione dell’inventario.
- Implementare la blockchain per la tracciabilità e la trasparenza degli alimenti.
- Utilizzare sistemi aeroponici e idroponici per l’agricoltura in ambiente controllato.
- Adottare sistemi avanzati di compostaggio e digestione anaerobica per la gestione dei rifiuti organici.
- Utilizzare sistemi di manutenzionepredittiva e monitoraggio per l’equipaggiamento di elaborazione e confezionamento degli alimenti.
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Purtroppo, implementare azioni e strumenti apparentemente semplici, soprattutto nei paesi meno sviluppati, è complicato e richiede tempo.E’ quindi necessario un intervento politico ed economico congiunto tra organizzazioni internazionali e paesi sviluppati al fine di facilitare l’adozione di strumenti e azioni nei paesi più arretrati.
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COSA (NOI) POSSIAMO FARE PER NON SPRECARE Nelle regioni più sviluppate invece, i cittadini possono intraprendere azioni individuali semplici e immediate per ridurre lo spreco come:
- La pianificazione dei pasti e dello shopping: pianificare i pasti e i viaggi di shopping per ridurre lo spreco alimentare. Creare una lista della spesa basata sui piani settimanali dei pasti e rispettarla.
- La preservazione alimentare adeguata: estende la durata di conservazione degli alimenti. Conservare frutta e verdura a temperature e umidità ottimali e utilizzare contenitori ermetici per i prodotti secchi.
- L’utilizzo degli avanzi: utilizzare gli avanzi per creare nuovi piatti e ridurre lo spreco. Ad esempio, il riso avanzato nella stir-fry o le verdure nei minestroni o negli omelette.
- Il compostaggio: per trasformare i rifiuti alimentari in un ammendante per il suolo ricco di nutrienti per i giardini, riducendo lo spreco.
- La donazione di cibo in eccesso: se si ha cibo commestibile in eccesso, considerare di donarlo a una banca alimentare o mensa locale.
- Il sostegno all’agricoltura sostenibile: supportare pratiche che riducano la perdita di cibo, ad esempio riducendo l’uso di pesticidi e fertilizzanti dannosi e promuovendo la salute del suolo.
- Educazione e consapevolezza: stimolare la consapevolezza individuale e educare all’importanza della riduzione della perdita e dello spreco di cibo per un sistema alimentare più sostenibile.
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Implementando queste pratiche, cittadini e comunità possono lavorare insieme per combattere la perdita e lo spreco di cibo, contribuendo a un sistema alimentare più sostenibile ed equo per tutti.