Suez: l’Incertezza fa Paura – TG1 RAI1 – Pietro Paganini
L’incertezza genera instabilità in cui si annida la speculazione e il rischio di aumento dei prezzi. Questo è il tema interessante del mio intervento al TG1 su RAI1. Il mio contributo al TG1 ha seguito l’intervento della settimana precedente sul commercio e la crisi di Suez. Qui sotto trovi la clip del mio intervento mentre qui >>> puoi rivedere l’intero programma.
Suez: l’Incertezza fa Paura
Il Canale di Suez e il Mar Rosso rappresentano un’arteria vitale per il commercio mondiale, permettendo il passaggio di circa il 12% del commercio globale, inclusi il 30% del traffico di container. Ogni anno, merci per oltre un trilione di dollari USA transitano attraverso il Canale, essenziale per il trasporto di energia, beni di consumo, componenti dall’Asia e dal Medio Oriente verso l’Europa, e per il movimento di petrolio e gas naturale liquefatto.
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Recentemente, la regione ha affrontato sfide rilevanti per la sicurezza e l’affidabilità delle rotte commerciali. Gli attacchi ai container nel Mar Rosso, in particolare quelli effettuati dai ribelli Houthi, hanno messo in luce le vulnerabilità di questa cruciale via di transito. Queste azioni destabilizzanti minacciano di interrompere le catene di approvvigionamento, influenzando notevolmente l’economia globale, causando ritardi nelle spedizioni e incrementando i costi del trasporto marittimo.
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Un episodio emblematico di queste perturbazioni è stato il blocco temporaneo del Canale di Suez a seguito dell’incidente della nave portacontainer Ever Given nel 2021. Tale evento ha avuto conseguenze significative sul commercio globale, con un impatto stimato tra lo 0,2% e lo 0,4% sulla crescita del commercio mondiale al giorno, equivalente a 6-10 miliardi di dollari USA, ossia 400 milioni di dollari all’ora. In risposta, molte aziende hanno dovuto scegliere tra l’attesa o il più lungo e costoso percorso alternativo attorno al Capo di Buona Speranza.
Questi eventi sottolineano non solo l’aumento dei costi di spedizione, ma anche i ritardi significativi nelle catene di approvvigionamento globali, influenzando i prezzi al dettaglio e la disponibilità dei beni. La situazione attuale mette in luce la fragilità e l’interdipendenza delle catene di approvvigionamento globali e ribadisce l’importanza strategica del Canale di Suez e del Mar Rosso per il commercio internazionale.