La Pandemia Silenziosa – Huffington Post – Michele Carruba e Pietro Paganini
In occasione della Giornata mondiale dell’obesità, Competere – Policy for Sustainable Development e il Centro di Studio e Ricerca sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano hanno proposto un’innovativa alleanza scientifica internazionale. Questo approccio multidisciplinare mira a combattere efficacemente la pandemia silenziosa dell’obesità, che minaccia la salute globale su scala senza precedenti.
Puoi leggere la nsotra opinione direttamente sul HuffingtonPost qui >>> o un breve riassunto qui sotto.
La Pandemia Silenziosa
Scrivendo per l’HuffingtonPost, ho avuto l’opportunità, insieme al Prof. Carruba, di condividere la nostra visione sull’urgenza di affrontare il problema dell’obesità, una pandemia che oggi colpisce oltre un miliardo di persone a livello mondiale, inclusi 380 milioni di bambini. La gravità della situazione è tale che, se non si interviene, l’obesità potrebbe causare una riduzione delle aspettative di vita senza precedenti nella storia umana.
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La nostra opinione evidenzia come l’obesità, non ancora riconosciuta ufficialmente come malattia, sia strettamente legata a numerose patologie non trasmissibili, principali cause di morte globali. Di fronte a una crisi economica stimata attorno ai 2 trilioni di dollari, è chiaro che le misure adottate finora, come le etichette nutrizionali semplificate o le politiche fiscali, non hanno prodotto gli effetti sperati, limitando inutilmente la libertà di scelta e minacciando la diversità alimentare senza affrontare le radici complesse dell’obesità.
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Riteniamo fondamentale adottare un approccio integrato all’obesità, che consideri la complessità dei fattori in gioco, come genetica, metabolismo, stile di vita e stato psicologico. È necessario promuovere una cultura della salute che valorizzi l’equilibrio e l’educazione alimentare, piuttosto che imporre restrizioni. La nostra proposta di un’alleanza internazionale multidisciplinare nasce da questa convinzione: oltre 30 scienziati europei hanno già aderito, sottolineando l’importanza di considerare l’obesità un problema multifattoriale e di promuovere un accesso più ampio a cibi nutrienti e a uno stile di vita attivo.
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In conclusione, la nostra visione pone l’accento sull’obesità come malattia causata da un disfunzionamento del sistema omeostatico. Sottolineaiamo l’importanza di un approccio interdisciplinare che includa supporto psicologico, trattamenti farmacologici, e in casi estremi, interventi chirurgici. È urgente riconoscere l’obesità come una condizione curabile e prevenibile, creando una nuova categoria medica specializzata e includendo l’obesità nei Livelli Essenziali di Assistenza per far fronte a questa sfida sanitaria globale.