Obesità Assente dall’Agenda G7 – Economy Magazine – Pietro Paganini
Economy Magazine ha pubblicato il mio commento sull’importanza di affrontare l’obesità a livello globale, specialmente nel contesto delle discussioni del G7. Di seguito, un breve resoconto dell’articolo: l’obesità è una delle sfide più critiche per i sistemi sanitari pubblici, e deve essere inclusa nell’agenda del G7 per trovare soluzioni efficaci.
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Obesità Assente dall’Agenda G7
L’obesità rappresenta una delle sfide più critiche per i sistemi sanitari pubblici. Il G7 deve urgentemente includerla nella propria agenda per discuterne le possibili soluzioni nel prossimo incontro dei Ministri della Salute. Secondo la FAO, più di un miliardo di persone nel mondo vivono in condizioni di obesità, inclusi 159 milioni di bambini e adolescenti e 879 milioni di adulti. In Europa, il 59% degli adulti e quasi un bambino su tre è in sovrappeso o obeso.
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Il sovrappeso è numericamente più allarmante dell’obesità perché coinvolge più individui ed è costantemente sottovalutato. Se queste tendenze non verranno invertite, entro il 2035, oltre la metà della popolazione mondiale sarà obesa o in sovrappeso, con un costo economico globale stimato in 4,32 trilioni di dollari. Entro il 2030, le aspettative di vita potrebbero accorciarsi per la prima volta nella storia dell’umanità a causa dell’obesità.
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L’impatto economico dell’obesità è enorme. La spesa sanitaria associata ai trattamenti per malattie correlate all’obesità, come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari, è cresciuta esponenzialmente. Inoltre, l’obesità contribuisce a una ridotta produttività e a un aumento delle assenze dal lavoro, influenzando negativamente le economie nazionali. Questo fenomeno è particolarmente grave nei paesi a basso e medio reddito, dove le risorse per affrontare l’emergenza sono limitate.
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L’obesità non è solo il risultato di una dieta eccessivamente calorica e non è certamente la conseguenza di alcuni nutrienti specifici. È il prodotto di un mix complesso di fattori: alimentazione, stile di vita, qualità del sonno, stato emotivo, condizioni socio-economiche, fattori genetici e metabolici. È una delle principali cause indirette di mortalità a livello mondiale, con effetti devastanti sulla salute mentale e fisica, nonché sulle relazioni sociali e la produttività economica.
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Pertanto, le misure per combatterla devono essere personalizzate e basate su un approccio multidisciplinare che consideri le specifiche necessità e circostanze di ciascun individuo. Le politiche attuate fino a oggi, come l’etichettatura nutrizionale front-of-pack, il Nutriscore, le stelline impiegate in Australia o i bollini neri usati in Cile, non hanno raggiunto i risultati promessi. Questi strumenti, spesso superficiali, non stimolano una consapevolezza critica nei cittadini né promuovono una conoscenza approfondita delle scelte alimentari. È urgente rivedere questi approcci, spostando l’attenzione da soluzioni generalizzate a interventi di prevenzione e trattamento più mirati e individualizzati.
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Fortunatamente, l’evoluzione tecnologica offre nuove opportunità per affrontare l’obesità in modo più efficace. Lo sviluppo dell’Internet of Things, dell’Intelligenza Artificiale, della fisica quantistica e della medicina personalizzata fornisce strumenti indispensabili per implementare soluzioni su misura. Questi progressi permettono di combattere l’epidemia silenziosa dell’obesità con maggiore precisione ed efficacia.
Affrontare l’obesità è in linea con gli obiettivi etici del G7, poiché riguarda il benessere individuale e sociale dei cittadini, ha implicazioni economiche significative e impatta anche l’ambiente. Il G7 deve prendere una posizione decisa su questa questione, promuovendo politiche innovative e multidisciplinari. Solo attraverso un impegno congiunto e l’adozione di strategie avanzate e personalizzate, sarà possibile affrontare efficacemente questa sindemia, migliorando la salute pubblica e contribuendo a una società più sana e produttiva.