Obesità: una Sfida Globale per il G7 – La Prealpina – Pietro Paganini
Il mio editoriale per La Prealpina, storico quotidiano dell’Alto Milanese industriale e laborioso, invoca l’attenzione del G7 sull’obesità, identificandola come una delle principali sfide per la salute pubblica del XXI secolo. La richiesta emergente da una lettera inviata dai centri di ricerca Competere.eu e il Centro per la Ricerca e gli Studi sull’Obesità dell’Università Statale di Milano, punta a sollecitare un’azione concertata a livello globale.
Qui sotto trovi un riassunto dell’editoriale che puoi leggere per intero qui su La Prealpina >>>
Obesità: una Sfida Globale per il G7
Descrivendo l’obesità non solo come un problema estetico ma come una sindemia, l’articolo evidenzia la sua natura complessa che interseca malattie non trasmissibili come il diabete e le malattie cardiovascolari con aspetti sociali ed economici. L’obesità è una delle cause principali di mortalità indiretta e impatta negativamente sulla salute mentale, le relazioni sociali e la produttività economica.
OBESITÀ ASSENTE AL G7 >>>
I dati sono allarmanti: più di un miliardo di persone nel mondo sono obese, inclusi 159 milioni di bambini e adolescenti e 879 milioni di adulti. In Europa, il 59% degli adulti e quasi un bambino su tre sono in sovrappeso o obesi. L’articolo mette in guardia sul rischio che, entro il 2035, più della metà della popolazione mondiale potrebbe essere in sovrappeso o obesa. Vi potrebbe essere un impatto economico stimato di 4,32 trilioni di dollari.
CALLING THE G7 TO ACTION AGAINST OBESITY >>>
L’impatto economico diretto dell’obesità è già tangibile, con una crescita esponenziale della spesa sanitaria per malattie correlate. Inoltre, la ridotta produttività e le maggiori assenze dal lavoro causate dall’obesità gravano sulle economie nazionali, particolarmente nei paesi a reddito medio-basso.
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L’obesità è risultato di un complesso mix di fattori, che include alimentazione, stile di vita, sonno, stato emotivo, condizioni socioeconomiche e genetica. Di conseguenza, le politiche per combatterla devono essere personalizzate e multidisciplinari. L’articolo critica le politiche attuali come inadeguate, citando esempi come l’etichettatura nutrizionale front-of-pack e le varie iniziative internazionali che non hanno sortito gli effetti sperati.
IFOOD PRESENTED IN MILANO >>>
In conclusione, con l’avanzamento tecnologico e le nuove opportunità offerte dall’Internet of Things, dall’Intelligenza Artificiale e dalla medicina personalizzata, l’articolo sollecita il G7 a promuovere politiche innovative e multidisciplinari per affrontare questa sindemia, migliorando così la salute pubblica e la produttività globale. L’obesità non solo minaccia la salute individuale e collettiva ma ha anche implicazioni economiche profonde, rendendo essenziale un’immediata azione coordinata a livello internazionale.