Giornata dei Diritti dei Consumatori: Libertà o Paternalismo? – HuffPost
La mia opinione, pubblicata su HuffPost, affronta il tema della libertà di scelta dei consumatori, messa in discussione da politiche paternalistiche sempre più pervasive. Il 15 marzo, Giornata Mondiale dei Diritti dei Consumatori, dovrebbe celebrare l’autonomia individuale, ma in Europa si assiste a una crescente infantilizzazione del cittadino.
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Giornata dei Diritti dei Consumatori: Libertà o Paternalismo?
Il 15 marzo, Giornata Mondiale dei Diritti dei Consumatori, dovrebbe essere il simbolo della libertà di scelta e della responsabilizzazione. Invece, in Europa, il cittadino è sempre più considerato incapace di decidere autonomamente e necessita di una guida costante da parte dello Stato e delle istituzioni. Questo approccio si manifesta in politiche sempre più invasive: bollini come il Nutri-Score, warning label su alcolici, tasse sulle bevande zuccherate e incentivi alla riformulazione dei prodotti locali limitano la capacità di scelta individuale, imponendo decisioni preconfezionate.
Un consumatore informato e consapevole può compiere scelte migliori per sé e per la società, ma se le decisioni vengono prese dall’alto, il senso critico si atrofizza e il cittadino diventa dipendente dalle indicazioni esterne. L’iperaccudimento istituzionale porta a una società più standardizzata e meno incline all’innovazione. Questo paternalismo ha radici profonde: un tempo i sovrani imponevano regole in nome di un’autorità superiore, oggi il potere è nelle mani di funzionari pubblici e organizzazioni che usano la scienza come dogma indiscutibile.
LISTEN TO IT AGAIN: THE FAILURE OF ANTI-OBESITY POLICIES
La vera sfida è educare al senso critico e all’autonomia, non imporre regole e divieti. Regolamentare è facile, ma senza responsabilizzazione il consumatore rimane dipendente. Se vogliamo affrontare obesità e cattiva alimentazione, dobbiamo incentivare la sperimentazione e la conoscenza, non sostituire la libertà con la tutela soffocante.
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