Russia: Mercato e Commercio Seminano la Democrazia – RAINews 24 – Pietro Paganini
Ho partecipato al programma di Rai News di lettura dei giornali condotto dal Roberto Vicaretti. È stata occasione per criticare l’approccio usato per disseminare la democrazia che non sta portando risultati ma sta al contrario, implodendo l’Occidente. Il mio intervento è stato ripreso da diverse agenzie di stampa perché offre una soluzione pragmatica al problema dei rapporti con la Russia.
Puoi rivedere il mio intervento qui sotto o direttamente su YouTube.
Russia: Mercato e Commercio Seminano la Democrazia
In Italia, noto che sia i media sia la politica stanno deviando l’attenzione dalla questione fondamentale legata alla scomparsa di Navalny e all’assenza di un sistema democratico in Russia, perseguendo obiettivi puramente elettorali e di potere. Ho osservato che alcuni media utilizzano le dichiarazioni di Salvini per minare il Governo, mentre altri le adoperano per consolidarlo, trascurando il nocciolo della questione: come interagire con la Russia e Putin, evitando l’approccio statunitense che la storia ha dimostrato fallimentare in contesti come la Libia, il Medio Oriente e il Centro America. Questo l’ho sottolineato durante la mia partecipazione alla Rassegna Stampa di RaiNews24.
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Proseguiamo considerando che la Russia potrebbe rappresentare un partner commerciale e culturale eccezionale, con il quale mantenere scambi economici e culturali. Da italiano ed europeo, rifletto su come possiamo affrontare il sistema Putin in modo che, nel tempo necessario, la Russia possa avviarsi verso un processo di democratizzazione, sebbene lento. È cruciale non cadere nell’errore degli americani, che immaginano che, con la scomparsa di Putin, la Russia possa trasformarsi all’improvviso in una democrazia, un’ipotesi mai verificatasi nemmeno dopo il crollo del sistema sovietico.
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Rimango deluso vedendo che i politici europei si lasciano guidare da emozioni e decisioni momentanee, senza affrontare pragmaticamente i problemi. L’Ucraina merita il nostro sostegno, ma è necessario interrogarsi sull’efficacia del continuo invio di armamenti e sugli obiettivi che speriamo di raggiungere. L’Europa sembra impegnata in una partita a Risiko con gli USA, senza obiettivi chiari né una strategia definita. In Russia, non è solo la figura di Navalny a essere soffocata, ma ogni giorno si assiste al declino del dibattito democratico, e i semi della democrazia faticano a germogliare. In Ucraina, intanto, continuano a morire soldati e civili, sia ucraini che russi. Per quale fine?
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Concludo proponendo che l’Italia utilizzi il G7 come opportunità per affrontare pragmaticamente questa situazione, immaginando un vero “piano Mattei” per la Russia. Questo non solo risponderebbe ai nostri interessi, ma sarebbe anche nel migliore interesse dei giovani russi, ai quali desideriamo offrire la possibilità di scegliere un futuro migliore.
