Spegnere il Semaforo – Tempi – Pietro Paganini
Ho avuto il piacere di essere intervistato dalla rivista “Tempi” per discutere del mio ultimo libro intitolato “iFood. Come sottrarsi all’ideologia alimentare?”. Nell’intervista, ho avuto l’opportunità di esporre le mie idee riguardo le tendenze attuali nell’alimentazione e le sfide che queste rappresentano per la salute pubblica e l’economia globale.
Puoi leggere l’intera intervista qui su Tempi >>> o un riassunto qui sotto.
Spegnere il Semaforo
Durante l’intervista, ho parlato della problematica dell'”iPhonizzazione” dell’alimentazione, un termine che ho coniato per descrivere la standardizzazione globale dei gusti alimentari promossa dalle multinazionali. Questa tendenza si avvale di strumenti quali etichettature semplificate come il Nutriscore e tasse specifiche per influenzare le scelte alimentari dei consumatori verso prodotti considerati più salutari.
THE MADRID CHARTER: LIVING IN BALANCE >>>
Ho evidenziato come queste pratiche, pur essendo promosse come soluzioni alla lotta contro l’obesità e le malattie cardiovascolari, in realtà non abbiano dimostrato di migliorare significativamente la salute pubblica. Inoltre, ho sottolineato che queste politiche sono spesso dettate da ONG e attivisti che ricevono finanziamenti dalle istituzioni pubbliche, influenzando così le politiche senza un effettivo beneficio per i consumatori.
PORTUGAL REJECTS THE NUTRISCORE >>>
Ho discusso anche del fallimento delle politiche di educazione del consumatore che, anziché affrontare il problema della qualità della dieta e dello stile di vita, si limitano a imporre restrizioni che finiscono per penalizzare i prodotti locali e la diversità gastronomica, favorendo invece gli interessi economici delle grandi multinazionali.
UNA SFIDA GLOBALE PER IL G7 >>>
In conclusione, ho proposto un approccio più olistico all’educazione alimentare, che non si basi solo su indicatori semplicistici ma che consideri l’unicità dei bisogni calorici e nutrizionali di ciascun individuo, promuovendo un vero equilibrio tra salute, economia e cultura alimentare.