Idee Fresche Contro lo Spreco Alimentare – Paganini non Ripete 286
In Senato ho portato proposte concrete per ridurre lo spreco e la perdita alimentare. Non solo regolamenti, ma incentivi, tecnologia e una nuova cultura del consumo responsabile. Ecco le idee che possono fare la differenza per il nostro futuro.
Idee Fresche Contro lo Spreco Alimentare
Ho partecipato all’audizione presso il Senato della Repubblica, portando un contributo che analizza i tre disegni di legge per la riduzione dello spreco e della perdita alimentare. Un’occasione preziosa per portare soluzioni concrete e innovative che, oltre a ridurre lo spreco, incentivano una gestione responsabile delle risorse lungo tutta la filiera alimentare, dall’agricoltura alla tavola.
PERCHÈ E IMPORTANTE? Spreco e perdita alimentare sono due sfide distinte ma correlate. Lo spreco riguarda il cibo non consumato dai consumatori finali, mentre la perdita si verifica lungo la filiera produttiva, spesso a causa di tecnologie e pratiche non ottimali.
Ridurre entrambe le forme di spreco non è solo una scelta etica, ma una necessità economica e ambientale per risparmiare risorse, abbattere i costi, e diminuire l’impatto ambientale. L’Italia ha un potenziale straordinario per farsi leader in questo ambito, applicando pratiche e tecnologie avanzate che contribuiscono alla sostenibilità.
Tutti i numeri dello spreco sono disponibili sul sito di Competere.
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ALCUNE PROPOSTE Di seguito alcune delle proposte chiave. L’intera lista di suggerimenti, con l’analisi dettagliata dei punti di forza e debolezza dei disegni di legge, è disponibile qui.
- Osservatorio Nazionale pubblico-privato – ampliare quanto già previsto dalla Legge Gadda per potenziare l’osservatorio che monitora spreco e perdita alimentare lungo la filiera, con la partecipazione di enti pubblici e privati. Questo osservatorio fornirebbe dati preziosi per comprendere meglio le criticità e i trend, facilitando interventi mirati e tempestivi per migliorare l’efficienza della filiera.
- Fondo per educazione e campagne di sensibilizzazione – Istituire un fondo dedicato a campagne educative anti-spreco e programmi scolastici sulla Dieta Mediterranea, promuovendo un consumo responsabile. La sensibilizzazione diffusa è cruciale per costruire una cultura del rispetto per il cibo, partendo dai giovani.
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- Incentivi fiscali per innovazione e recupero – Ampliare le agevolazioni fiscali a startup e piccole imprese che recuperano eccedenze e scarti alimentari per creare nuovi prodotti.
- Tecnologia e refrigerazione – Favorire l’adozione di tecnologie avanzate, come l’Internet delle Cose (IoT) e Internet delle Cose Viventi (IoLT), per migliorare la conservazione degli alimenti lungo la filiera. Sistemi di refrigerazione efficienti, specie in ambito agricolo e logistico, possono estendere la durata dei prodotti, riducendo così la perdita alimentare e migliorando l’accesso a cibi freschi e nutrienti. In questo la filiera delle carni è all’avanguardia.
- Collaborazione e best practice – Promuovere una collaborazione tra settori per incentivare la diffusione di buone pratiche e facilitare l’accesso a nuove tecnologie anche per i piccoli produttori e distributori. La gestione della catena del freddo e l’adozione di standard elevati lungo tutta la filiera potrebbero contribuire a limitare le perdite e a creare un sistema alimentare più resiliente.
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Coniugare incentivi e regolamentazioni con un approccio educativo, tecnologico e collaborativo può fare la differenza, creando consapevolezza e coinvolgendo cittadini e operatori per un’Italia che diventa modello di sostenibilità e innovazione.