Affaritaliani.it, 29 luglio,

Si cercano volontari per sostenere Stefano Parisi. I candidati devono avere idee e soprattutto capacità di diagnosi e quindi cure da proporre. Di cittadini con queste caratteristiche Forza Italia è sprovvista da almeno un decennio, fatta rara eccezione. Ecco perché la presenza di Parisi ha sconvolto il pollaio: Stefano vorrebbe traghettare la politica degli ex azzurri da pettegolezzo a contenuti liberali e popolari.

Come possano Liberali e Popolari stare assieme è da scoprire. Stefano non vuole fare il manager ma il leader politico con idee. Caro Stefano le idee non servono a nulla se non rispondono ad una diagnosi (dei problemi e delle opportunità) e ad una terapia. Di idee il centro destra ne ha avute molto poche e che purtroppo non hanno inciso sulla vita degli italiani.

La nuova Forza Italia dovrà avere un ruolo nella vita degli italiani e degli europei (anche loro) consentendo loro maggiore libertà e quindi responsabilità al fine di aumentarne il benessere. Al momento non c’è nulla, che è un’ulteriore opportunità per Parisi e quella che sarà la sua squadra. Ma non faccia l’errore di riproporre con un condimento diverso le politiche anni 90/2000 o le medesime ricette della Destra Liberale. Quei tempi, o meglio quello scenario storico è passato.

Il mondo oggi è profondamente diverso e la diversità sta nel fatto che si evolve rapidamente, come non mai. Il tempo di partorire una policy che le condizioni sono cambiate. I principi certamente restano sempre quelli, e il metodo Liberale si è dimostrato l’approccio migliore per garantirci libertà e prosperità, e per rendere il nostro mondo un luogo migliore. Il Liberalismo non essendo un’ideologia ma un metodo riconosce il passare del tempo e quindi la necessità di elaborare – come per la scienza – soluzioni sempre diverse attraverso prova ed errore. Viviamo in un’epoca priva di grandi pensatori, o meglio tanto articolata da renderne difficile la comprensione.

Forza Italia deve avere il coraggio di partire da ciò che è complicato, e quindi dai giovani, dal futuro del lavoro e della scuola, da un nuovo welfare (compreso il reddito di cittadinanza) fino al ripensamento stesso dei meccanismi dello Stato. E’ difficile. Si, maledettamente. Non porta voti nell’immediato? No, assolutamente, il che è un lusso. Parisi deve pensare al domani, e cercarsi un posto nella storia. Altrimenti resterà la bella copia di chi scorrazza oggi nel pollaio.

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PNR