di Giancarlo Gonizzi
Dal pasto quotidiano fino alle preparazioni gourmet la pasta è indiscutibilmente il prodotto alimentare che rappresenta meglio il gusto dell’Italia nel Mondo. La sua storia, antica e millenaria, è da ricondurre alle origini della civiltà quando l’uomo abbandona la vita nomade, si dedica all’agricoltura e inizia a coltivare il grano.
Le prime testimonianze relative alla produzione di pasta secca nel nostro Paese arrivano dalla Sicilia musulmana, in epoca medievale, nel corso del XII secolo. Il geografo arabo Idrisi parla di “un importante polo produttivo di pasta in forma di fili” a Trabia, vicino a Palermo, mettendola in relazione con l’attività molitoria già preesistente. E’ da qui che la pasta secca di semola di grano duro ha conquistato lo Stivale, passando per Genova e Bologna e arrivando a Napoli – dove è nata l’abitudine di consumare la pasta “al dente” – fino a coprire tutto il bacino del Mediterraneo.
E parlando di storia non si può non ricordare un vero e proprio cimelio custodito nel Museo della Pasta di Collecchio, a pochi chilometri da Parma. Dove insieme ad arnesi di ogni genere legati alla produzione della pasta è esposto il più antico campione di pasta industriale al mondo: uno “spaghetto” datato 1837, arrivato a noi quasi per caso… Che studi scientifici hanno confermato non essere cosi lontano come profilo nutrizionale da quello di oggi. E di cui è stato possibile ricostruire la storia.
Oggi la pasta è un alimento simbolo della dieta mediterranea, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo grazie alla sua versatilità, che ne facilita l’abbinamento con gli ingredienti tipici delle varie tradizioni nazionali e regionali. Sono oltre 300 i tipi di pasta consumati in Italia, classificabili in paste secche e fresche (piene o bucate), corte, fini, lisce, rigate. Una varietà che testimonia, ancora una volta, l’immensa ricchezza del patrimonio culinario italiano, in grado di coniugare storia e innovazione, tradizione e creatività di uno dei prodotti più amati ed apprezzati al mondo.
Giancarlo Gonizzi è nato a Parma nel 1960, dopo gli studi in Biblioteconomia presso l’Università di Parma si è dedicato alla libera professione nel campo della valorizzazione dei Beni Culturali, della storia locale, della storia d’impresa con particolare attenzione all’industria alimentare e alla cultura gastronomica.