Il Liberale

Il Liberale – Mario Lupo PNR62

Ritratto di Piero Ostellino – Martedì 13 marzo ho partecipato a Milano ai funerali di Piero Ostellino. Gli ho dato con dolore il mio ultimo saluto e ho abbracciato con tanto affetto tutti i suoi familiari.

Piero ed io eravamo quasi coetanei e ci conoscevamo da oltre cinquant’anni. Ci aveva presentati nel  1967,  a Torino, nella sede del Centro Einaudi dove allora Piero lavorava insieme con Valerio Zanone e Giuliano Urbani, il comune amico Fulvio Guerrini, fondatore di quell’istituto di cultura.

Il nostro sodalizio ebbe inizio e prese via via consistenza soltanto qualche anno dopo a Milano, dove entrambi eravamo andati a vivere e lavorare a seguito della chiamata di Piero al Corriere della Sera e della mia in Montedison. Le nostre tante affinità naturali ed elettive ci portarono a trascorrere insieme, con il coinvolgimento delle nostre famiglie, gran parte del nostro tempo libero e a mettere a fattor comune anche le rispettive amicizie, dando così vita a legami consuetudinari e affettivi che non sono venuti meno quando, dopo quindici  anni di vita milanese, ho fatto ritorno a Roma

Di Piero, nella sua dimensione umana, ho dunque un’immagine molto nitida e non convenzionale, che cerco qui di trasferire, senza ritocchi, a chi mi legge, attraverso uno sguardo di sintesi ai tratti salienti della sua personalità: intelligenza vivida e brillante, molto incline alla polemica, nella quale si esaltava; cultura molto vasta, particolarmente  solida in campo filosofico e politologico: ironia e autoironia graffianti: amore per le cose buone (e costose)  della vita che, in difetto di beni aviti e di connesse rendite, lo costringeva a ricercare nel lavoro i mezzi per ottenerle e a vincere la sua estrema pigrizia che egli stesso definiva “oblomoviana”, con riferimento all’ emblematico personaggio di Oblomov consegnatoci dalla letteratura russa dell’800.

Quanto alle altre dimensioni della personalità di Piero – intellettuale di spicco, liberale “senza aggettivi”, grande giornalista – io ho molto poco da aggiungere al coro d meritati autorevoli riconoscimenti che la stampa gli ha in questi giorni tributato.

Voglio solo ricordare un episodio del quale il nostro caro amico andava giustamente fiero. Nel 1977, quando Piero era corrispondente da Mosca del “Corriere”, i suoi puntuali e urticanti réportages sulle angustie della vita quotidiana dei cittadini russi gli  “meritarono” una irata  reprimenda di Breznev,  che nella seduta del Plenum del Comitato Centrale del PCU, nella quale veniva presentata la nuova Costituzione dell’URSS, lo accusò pubblicamente di non amare il paese che lo ospitava e la sua cultura.

Era la prova evidente che il giornalismo d’inchiesta di Ostellino aveva toccato “il nervo scoperto” del regime molto più di quanto fossero riusciti a fare i suoi colleghi con i loro attacchi all’ideologia comunista e le loro “speculazioni” su sviluppi e prospettive della lotta per il potere dietro le mura del Cremlino.

Il Liberale – Mario Lupo

Nel PNR62 ci sono anche:
Il Dubbio – Introduzione al PNR62 di Pietro Paganini
Metodo Scientifico e Liberalismo di Antonio Colantuoni
Il Liberale Puro di Luigi Mazzella
Il Dubbio Come Metodo di Raffaello Morelli 
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