Bollino Nero sul Vino e Nutriscore - Sportello Italia Recovery - Pietro Paganini radio uno rai paganini non ripete
Bollino Nero sul Vino e Nutriscore – Sportello Italia Recovery – Pietro Paganini
 
I salutisti ideologici e una serie di pseudo scienziati che non hanno capito nulla del metodo scientifico e sperimentale vogliono apporre un bollino nero sul vino per scoraggiarne il consumo. Seguendo l’esempio dell’orribile Nutriscore, promosso dal governo francese per affossare la dieta mediterranea e imporre uno stile di vita stabilito da un algoritmo, si vuole imporre la riduzione del consumo di vino. 
Ho spiegato la follia scientifica e liberticida di questa proposta che per fortuna il Parlamento europeo ha faticosamente bloccato durante Sportello Italia Recovery su Radio Uno Rai. Al programma radio condotto da Americo Mancini hanno partecipato anche Luigi Pio Scordamaglia, Consigliere Filiera Italia e Dino Scanavino, Presidente CiaPresidente Agricoltori Italiani.
Puoi riascoltare tutto il programma Sportello Italia Recovery qui sul sito di Rai Play, Radio Uno Rai >>>

Bollino Nero sul Vino e Nutriscore

Questa è una sintesi del mio intervento. 
  • Il bollino nero è liberticida perché non aiuta il consumatore a scegliere ma gli impone un giudizio.
  • Il consumatore deve poter scegliere consapevolmente e quindi liberamente ricevendo informazioni corrette. 
  • Il bollino nero non da informazioni scientifiche ma impone. 

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  • Il vino non fa male, al contrario, ha proprietà utili per il nostro organismo. 
  • È l’abuso di vino e alcool che vanno frenati e limitati, sempre nel rispetto della libertà individuale. 
  • L’idea del bollino è promosso da salutisti ideologici che vogliono stabilire ciò che è buono e ciò che non lo è, cancellando millenni di cultura culinaria e di tradizioni. 

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Il consumatore deve essere educato all’informazione alimentare, deve poter accedere all’informazione per poi compiere scelte. 
  • Ho comparato il bollino nero al Nutriscore. 
  • Il Nutriscore sfrutta una comunicazione semplificata, il semaforo, per imporre ciò che è buono e cioè che è cattivo, servendosi di un algoritmo. 
  • L’algoritmo è stato sviluppato a tavolino da scienziati che si sentono sacerdoti e che usano la scienza come religione. 
  • Hanno stabilito che alcuni ingredienti vanno eliminati stabilendo criteri fissi. 
  • La scienza non funziona così. 
  • L’algoritmo è tutto sbagliato, tanto che calcola ciò che fa male o no sulla porzione standard di 100g. 

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PNR