E’ il day after. Trump è il 45esimo presidente degli Stati Uniti ed è un risultato che evidenzia un disincanto… Continue Reading
Congedo di paternità, perché non si può imporre per legge
La Stampa, 7 novembre 2016 – Le osservazioni sollevate dal presidente Boeri si fondano su dati oggettivi e per questo… Continue Reading
L’OMS e il proibizionismo che fa saltare 45 mila posti di lavoro
Affaritaliani.it, 30 ottobre 2016 – Dobbiamo preoccuparci. La nostra libertà di scelta è di nuovo a rischio. Così come accade ogni… Continue Reading
La zavorra del capitale umano
La Stampa, 26 ottobre 2016 – Il capitale umano è tra le molte cause della timida crescita del nostro Paese. Le… Continue Reading
Studio24 – Rainews: Legge di Stabilità, tra stime ipotetiche e previsioni credibili
La Legge di Stabilità costituisce da sempre, anche quando era denominata Manovra Finanziaria, un passaggio molto delicato per il Governo… Continue Reading
Agorà – Rai3 – Addio ad Equitalia, ma tra il dire e il fare…
Per dire addio ad Equitalia serviranno almeno sei mesi. Il percorso tracciato porta a un’internazionalizzazione della riscossione all’interno dell’agenzia delle Entrate per far “cambiare verso” anche al riscossore: più compliance e meno intrusione. Un’agenzia delle Entrate non nella versione come la conosciamo adesso. Sarà infatti un ente rinnovato secondo le indicazioni arrivate da Fmi e Ocse nei rapporti consegnati lo scorso mese di luglio al ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. In sostanza, sarà garantita una maggiore autonomia gestionale. Una soluzione che dovrebbe consentire di superare anche i problemi legati all’incorporazione dell’attuale personale di Equitalia (sono circa 8mila i dipendenti), che hanno un inquadramento contrattuale “ereditato” dalle vecchie esattorie degli istituti di credito e finanziari. Per molti di questi poi ci sarebbe anche la questione dell’ingresso nel perimetro della Pa senza aver superato.
Il mio intervento questa mattina ad Agorà, ospite di Gerardo Greco.
Fundraising e politica, ancora non ci siamo
Affaritaliani.it, 13 ottobre – Presentata a Roma la ricerca sul Fundraising Quanto guadagnano partiti? È stata presentata l’indagine comparativa 2016… Continue Reading
Omnibus – La7: Se il settore bancario non ci dà pace
Circa un anno fa, per le quattro banche salvate – CariFerrara, Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti – alcune grandi banche hanno partecipato attivamente al loro salvataggio attraverso il Fondo di Risoluzione. Questo ha comportato però l’introduzione, nei conti corrente dei propri clienti, alcuni aggravi che hanno fatto discutere le associazioni dei consumatori e non solo. Al di là però del concetto di bail in, è giusto che a fare le spese dei disastri del sistema siano sempre i correntisti? E’ eticamente accettabile questo?
Il settore bancario negli ultimi mesi sta attraversando non poche trasformazioni nella più completa immobilità dei banchieri. Inoltre non aiuta far finta di dimenticare che la questione spinosa dei salvataggi non si esaurisce con i quattro piccoli istituti sopra menzionati, ma si allarga a macchia d’olio se si accenna al Monte dei Paschi. Ecco come da una semplice analisi geografica ci si rende conto che le banche maggiormente colpite sono istituti che occupano zone del Centro Italia, dove la politica – tradizionalmente di sinistra – si mischia e si intreccia con dinamiche differenti.
Ad ogni modo, il timore generale è che ci sia un ulteriore capitolo in questa vicenda, con epiloghi non dissimili da quelli sperimentati nei mesi scorsi. L’eccesso di regole e di norme finisce con il pesare sulle banche che, a loro volta, si rivalgono sui correntisti, e il tutto in piena conformità della legge. Bisogna dire che sull’Italia grava lo scarso peso politico che abbiamo in Europa e l’assenza di uomini forti nei board della BCE: questo ci ha rallentato facendoci perdere del tempo prezioso. Chi ha pagato l’intempestività di certi provvedimenti sono stati i clienti e i lavoratori.
Studio24 – Rainews: La grande fuga degli italiani all’estero
Secondo i dati riportati dall’UNESCO sono 47.998 gli studenti universitari italiani iscritti negli atenei stranieri nel 2013. Se dal 2006… Continue Reading
Fondi ai partiti: il fundraising italiano è lontano dagli standard mondiali
Affaritaliani.it, 5 ottobre 2016 – Come si finanziano i partiti in Italia? L’attività di fundraising migliora, ma è ancora lontana dagli… Continue Reading