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Liberalismo Vs Populismo
Liberalismo Vs Populismo emotivo – Durante la trasmissione Omnibus su La7 mi sono confrontato con il populismo emotivo di tale… Continue Reading
La Guerra dei Dazi
La Guerra dei Dazi – LA7 Omnibus – Scopriamo che i dazi esistono da secoli. In Europa gli usiamo molto…. Continue Reading
Quale Governo?
Quale Governo? – è stato il tema della puntata di Studio 24 – RAINews – di Giovedì 8 Marzo. Con… Continue Reading
Stabilità necessaria
La Stabilità à necessaria per crescere. La redazione di Studio 24 (RAI News) hanno il merito di promuovere dibattiti molto… Continue Reading
Varcondicio: giovani e scuola (La7)
I programmi dei partiti per i giovani, lavoro e scuola, il tema del mio intervento a Varcondicio: giovani e scuola…. Continue Reading
Unomattina – il lavoro che verrà (RAI Uno)
Cala la disoccupazione, migliora l’occupazione, ma ancora i dati non sono soddisfacenti. A Unomattina (RAI Uno) ho presentato i dati,… Continue Reading
Studio24 – La paura dell’alieno (RAINNews24)
Oggi a Studio 24 su RAINews 24 la paura dei migranti e il rischio di una nuova crisi economica. L’Italia… Continue Reading
Rai Uno – Uno Mattina: Italia, Paese per Vecchi
L’Italia è uno dei paesi più vecchi dell’Ocse ma sarà ancora più vecchio nei prossimi anni arrivando nel 2050 ad avere, ogni 100 persone che hanno tra i 20 e i 64 anni, altre 74 over 65. L’Ocse segnala che i giovani italiani sempre di più sono intrappolati in lavori «non standard» e trovano difficoltà ad avere un lavoro stabile nel mercato. Il tasso di occupazione tra le persone tra i 55 e i 64 anni è invece cresciuto di 23 punti tra il 2000 e il 2016.
L’Ocse segnala che la disuguaglianza tra gli italiani nati negli anni Ottanta rispetto alla situazione della generazione più anziana è più alta rispetto a quella dei loro genitori e nonni quando erano nella loro fascia di età. Poiché la disuguaglianza tende a crescere durante la vita lavorativa la situazione nella quale si trovano i giovani oggi si trasformerà in disuguaglianza al momento del pensionamento dato il forte nesso tra guadagni durante la vita attiva e l’importo della pensione.
In Italia la differenza nell’aspettativa di vita tra chi ha livelli bassi e alti di educazione è il più basso tra i paesi industrializzati con quattro anni in meno per gli uomini meno istruiti guardando a quella fissata a 25 anni (7,5 la media Ocse) e due (3,5 la media Ocse) guardando ai 65 anni.
In Italia negli ultimi 30 anni, i giovani hanno perso sempre più terreno – in termini economici – rispetto alle generazioni più anziane, hanno difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro e si ritrovano sempre più frequentemente con lavori atipici.
L’analisi di Pietro Paganini ospite ad Uno Mattina, su Rai Uno.
Matrix – Canale 5: Bancomat Obbligatorio, Solita Imposizione all’Italiana
Bancomat obbligatorio per professionisti, commercianti ed artigiani a partire dal 2017. Le sanzioni previste per professionisti, commercianti e artigiani che non accetteranno pagamenti con bancomat e carta di credito saranno di 30 euro per operazione; l’obbligo di dotarsi di POS sarà rivolto in via generica a tutti gli esercenti e i professionisti a diretto contatto con il pubblico. Esenzione prevista, per il momento, soltanto per tabacchi e benzinai.
Il decreto sul bancomat obbligatorio metterà in pratica quanto previsto prima dal decreto crescita 2.0 del 2012 e poi dalla Legge di Stabilità 2016, con la quale era stato introdotto l’obbligo per professionisti e commercianti di dotarsi di POS e accettare pagamenti con bancomat o carta di credito per importi superiori ai 5 euro.
Le sanzioni per chi rifiuta pagamenti con bancomat per importi anche minimi saranno rivolte a tutti gli artigiani, commercianti e professionisti che lavorano a diretto contatto con il pubblico.
Stessa cosa per gli artigiani e per i professionisti; questi, tuttavia, potranno beneficiare dell’esenzione sulle sanzioni per chi viola le regole sul bancomat obbligatorio soltanto qualora operino in studi associati e non svolgono lavoro di consulenza diretta con la clientela.
Esonero per tabaccai e benzinai, ma nessuna esenzione in base al fatturato: secondo quanto previsto dal precedente decreto attuativo, l’obbligo di POS non interessava chi aveva ricavi inferiori a 200.000 euro, disposizione tuttavia scaduta il 30 giugno 2014.
Il meccanismo sanzionatorio utile a incentivare l’uso della “moneta di plastica” esiste già ed è previsto dal Codice penale in vigore. Si tratta dell’articolo 693 secondo cui «chiunque rifiuta di ricevere, per il loro valore, monete aventi corso legale nello Stato, è punito con la sanzione amministrativa fino a trenta euro». E per renderlo operativo anche nei casi di transazioni commerciali effettuate con la moneta elettronica si starebbe ragionando sull’ipotesi di calare la norma del codice penale (già depenalizzata a sanzione amministrativa) nel decreto legislativo esaminato da Palazzo Chigi e inviato in Parlamento per i pareri che attua la nuova direttiva sui servizi di pagamento nell’Unione europea e commissioni interbancarie sulle operazioni con carta di pagamento nota come Psd2 (payment services directive) e che nella sostanza riduce le commissioni interbancarie allo 0,3% sulle carte di credito e 0,2% su quelle di debito (ad esempio il bancomat) e ancora di più sui micropagamenti fino a 5 euro.
Quindi:
- Per le operazioni nazionali tramite carta di credito ad uso dei consumatori di importo inferiore a 5 euro i prestatori di servizi di pagamento applicano una commissione interbancaria di importo ridotto rispetto a quelle applicate alle operazioni di importo pari o superiore a 5 euro.
- Per i pagamenti con POS di importo fino a 5 euro verrà applicato un massimale dello 0,3% sul totale del pagamento effettuato con carte di credito, e dello 0,2% per chi paga con carte di debito, così come previsto negli altri Paesi dell’UE che hanno già recepito la direttiva del 2015.