Autostrade Alitalia – Omnibus La7 – Pietro Paganini Ho partecipato a Omnibus La7 – conduce Frediano Finucci – promuovendo l’approccio… Continue Reading
Studio24 – Rainews: Banche, Esplode il Caso Boschi
Esplode il caso Boschi-Etruria dopo l’audizione in commissione d’inchiesta sulle banche del numero uno Consob, Vegas. A Bruxelles, intanto, nuova… Continue Reading
Rainews – Studio24: Caso Visco, il Grande Freddo
La Camera dei Deputati ha approvato con 213 voti a favore, 97 contrari e 99 astenuti una mozione del Partito Democratico che… Continue Reading
Rainews – Studio24: Lo Stato delle Banche
Qual è lo stato delle nostre banche in un anno non facile per gli istituti di credito, dalla crisi di… Continue Reading
Banche: Quello che la Stampa Non Dice
di Raffaello Morelli La solita stampa attenta ai chiacchericci e disattenta a quel che conta, non ha dato il giusto… Continue Reading
Omnibus – La7: Se il settore bancario non ci dà pace
Circa un anno fa, per le quattro banche salvate – CariFerrara, Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti – alcune grandi banche hanno partecipato attivamente al loro salvataggio attraverso il Fondo di Risoluzione. Questo ha comportato però l’introduzione, nei conti corrente dei propri clienti, alcuni aggravi che hanno fatto discutere le associazioni dei consumatori e non solo. Al di là però del concetto di bail in, è giusto che a fare le spese dei disastri del sistema siano sempre i correntisti? E’ eticamente accettabile questo?
Il settore bancario negli ultimi mesi sta attraversando non poche trasformazioni nella più completa immobilità dei banchieri. Inoltre non aiuta far finta di dimenticare che la questione spinosa dei salvataggi non si esaurisce con i quattro piccoli istituti sopra menzionati, ma si allarga a macchia d’olio se si accenna al Monte dei Paschi. Ecco come da una semplice analisi geografica ci si rende conto che le banche maggiormente colpite sono istituti che occupano zone del Centro Italia, dove la politica – tradizionalmente di sinistra – si mischia e si intreccia con dinamiche differenti.
Ad ogni modo, il timore generale è che ci sia un ulteriore capitolo in questa vicenda, con epiloghi non dissimili da quelli sperimentati nei mesi scorsi. L’eccesso di regole e di norme finisce con il pesare sulle banche che, a loro volta, si rivalgono sui correntisti, e il tutto in piena conformità della legge. Bisogna dire che sull’Italia grava lo scarso peso politico che abbiamo in Europa e l’assenza di uomini forti nei board della BCE: questo ci ha rallentato facendoci perdere del tempo prezioso. Chi ha pagato l’intempestività di certi provvedimenti sono stati i clienti e i lavoratori.