La Settimana Aprile 26 I video degli ultimi giorni, i seminari e le pubblicazioni raccolti in un’unica pagina. Covid-19 Malati… Continue Reading
OMS Riformare o Uscire – call to action
OMS Riformare o Uscire English version here>>> Con Competere abbiamo scritto al Governo, al Primo Ministro Conte, al Ministro dell’Economia… Continue Reading
La Settimana Aprile 12
La Settimana Aprile 12 – Video e Audio di Pietro Paganini Ecco i video della settimana. È stata molto intensa… Continue Reading
I Video della Settimana
I Video della Settimana – Pietro Paganini Ecco i video di questa settimana – 29 Marzo – 4 Aprile. Qui… Continue Reading
Smart working incentivi fiscali e Proprietà Intellettuale
Smart working incentivi fiscali e Proprietà Intellettuale – Lettera al Primo Ministro Conte e ai Ministri del Governo. Smart working… Continue Reading
PNR83 – Diritti di Proprietà
Diritti di Proprietà – PNR83 – Pietro Paganini Made in Italy. E’ il nostro mantra. Il successo dell’economia italiana si… Continue Reading
Innovation Summit 2018
Innovation Summit 2018 Finalmente arriva a Milano l’Innovation Summit che organizziamo con la Global Trade & Innovation Policy Alliance (GTIPA),… Continue Reading
Why Italy regulations stacking up against retailer Amazon
di Eric J. Lyman A pair of regulatory threats could make life in Italy more difficult for e-commerce companies like… Continue Reading
L’Irresistibile Fascino dei Baroni nelle Università
La Stampa, 28 settembre 2017 Vogliamo davvero eliminare i baronati che soffocano le Università e più in generale la vita… Continue Reading
Omnibus La7 – Italia, Storia di un Welfare Tarocco
Dopo otto mesi positivi, a maggio è tornata a salire la disoccupazione, sia a livello generale che a livello giovanile. Il tasso di disoccupazione risale così all’11,3% (+0,2 punti percentuali rispetto ad aprile) e quello giovanile al 37% (+1,8%). Lo stima l’Istat aggiungendo che l’incidenza dei giovani della stessa classe di età è pari al 9,4% (cioè meno di un giovane su 10 è disoccupato). Questa tendenza risulta in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto ad aprile. Il tasso di occupazione cala di 0,5 punti, mentre quello di inattività rimane invariato. Risultano in aumento solo gli occupati ultracinquantenni e i dipendenti con contratti a termine: con la fine degli incentivi voluti dal Governo Renzi si inverte dunque la stabilizzazione.
Le rilevazioni dell’ISTAT si incrociano tristemente con i dati presentati pochi giorni fa dall’INPS. Nel 2005 i più poveri di tutti erano gli over 65, circa il 4% sul totale. Nel 2015 è la classe d’età che se la passa meglio di tutti, anzi gli unici a stare meglio rispetto a dieci anni fa. Non si può dire lo stesso degli under 17, in cui la percentuale di poveri triplica, passando dal 4% al 12%. Così come accade per la classe di età tra i 18 e i 34 anni, i cui poveri sono passati dal 3% al 10%. In poche parole, le uniche due classi di età la cui popolazione in povertà assoluta supera la soglia di uno su dieci sono quelle al di sotto i 34 anni.
Alla luce di questi numeri, ci si aspetterebbe che i trasferimenti erogati dal welfare italiano siano in buonissima parte protesi a coprire questo disequilibrio. Del resto, non è forse vero che la disoccupazione giovanile lambisce il 40%, che ci sono 2 milioni e mezzo di giovani che non studiano e non lavorano, che siamo il Paese che fa meno figli in Europa e che questo creerà non pochi problemi a quegli stessi giovani di oggi quando giovani non lo saranno più?