La Stampa, 24 dicembre 2016 – Perché un giovane dovrebbe rimanere in Italia? La questione dei cervelli in fuga va… Continue Reading
Rainews – Studio24: Poletti e i cervelli in fuga
Lunedì 19 dicembre il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha risposto alle domande di alcuni giornalisti a Fano, in provincia di Pesaro… Continue Reading
Rainews – Studio24: L’incubo del dopo referendum
La situazione politica italiana nel dopo referendum si delinea piuttosto complicata. Il Governo Gentiloni ha appena quattro giorni ed è già… Continue Reading
Voci del Mattino – Come cambierà Cuba dopo la morte di Fidel Castro?
L’eredità politica di Castro è una rivoluzione di 57 anni che negli ultimi anni è diventata un fossile da museo del… Continue Reading
Social Media: specchio della nostra emotività
La Stampa, 19 novembre 2016 – Ci scopriamo più emotivi che razionali quando votiamo o scegliamo cosa acquistare. I fatti… Continue Reading
Rainews – Studio24: La voglia di cambiamento porta Trump alla Casa Bianca
E’ il day after. Trump è il 45esimo presidente degli Stati Uniti ed è un risultato che evidenzia un disincanto… Continue Reading
Congedo di paternità, perché non si può imporre per legge
La Stampa, 7 novembre 2016 – Le osservazioni sollevate dal presidente Boeri si fondano su dati oggettivi e per questo… Continue Reading
L’OMS e il proibizionismo che fa saltare 45 mila posti di lavoro
Affaritaliani.it, 30 ottobre 2016 – Dobbiamo preoccuparci. La nostra libertà di scelta è di nuovo a rischio. Così come accade ogni… Continue Reading
L’OMS e le regole che soffocano il libero mercato
Monitorare e promuovere azioni regolatorie e fiscali per ridurre il consumo di tabacco: questo l’obiettivo della Conferenza delle parti (COP7) che si terrà dal 7 al 12 novembre a Nuova Delhi, organizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). All’ordine del giorno anche la regolamentazione in materia di sigaretta elettronica, e la possibile classificazione delle e-cigs come sigarette di tabacco.
Nonostante oncologi di fama mondiale abbiano esortato l’organizzazione delle Nazioni Unite a non prendere posizioni contro la sigaretta elettronica sulla base di possibili rischi non scientificamente documentati, l’indirizzo dell’OMS sembra, infatti, quello di voler procedere in modo univocamente vessatorio, riproponendo in questo settore la stessa battaglia ideologica già affrontata nell’agroalimentare, con la demonizzazione delle carni rosse, degli zuccheri, di tutte le bevande alcoliche. Allarmismi privi di un’epidemiologia incontrovertibile che si traducono, però, in tasse e imposizioni stataliste che avendo un impatto enorme sulla vita e le abitudini dei cittadini comportano effetti depressivi devastanti sui consumi e sulle filiere di produzione, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.
Secondo uno studio di Students for Liberty e Competere, se l’OMS continuasse a fare inutile allarmismo e il governo italiano proseguisse la deriva salutista già adottata da altri stati europei, il rischio nel settore del tabacco, sommato a quello dei prodotti alimentari e degli alcolici, consisterebbe in una perdita approssimativa di quasi 100.000 posti di lavoro nei prossimi 5-10 anni e in una riduzione del fatturato di circa 15 miliardi, penalizzando imprese che ora valgono quasi il 10% del PIL italiano, con conseguente calo dello stesso PIL di circa lo 0,7%.
In epoca di rete e di sociali, un tema delicato come quello del legame tra alimenti, bevande, fumo e cancro attrae enorme attenzione e genera grande rumore. In questo contesto la comunicazione, specie quella istituzionale e giornalistica è sempre meno efficace. Giornalisti e comunicatori rimediano come possono ricorrendo a una narrazione urlata, spesso esasperando il messaggio che così estremizzato colpisce ed influenza un pubblico già ipersensibile, modificandone abitudini e necessità.
Ne abbiamo parlato giovedì 27 ottobre a Milano in una proficua tavola rotonda Regolamentazioni internazionali e tasse contro l’industria italiana: chi sarà il prossimo? Un grazie sentito va ai relatori e a tutti i partecipanti.
La zavorra del capitale umano
La Stampa, 26 ottobre 2016 – Il capitale umano è tra le molte cause della timida crescita del nostro Paese. Le… Continue Reading