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In difesa del libero scambio e della globalizzazione
Da quando la Conferenza di Bretton Woods, nel 1944, ha inaugurato il quadro di riferimento per l’ordine economico mondiale, il… Continue Reading
Lavoro, come sfidare i robot
La Stampa, 27 marzo 2017 Il lavoro è la sfida più grande che ci aspetta. Dalle prossime politiche per il… Continue Reading
Rainews – Studio24: Trattati di Roma, tanti auguri Europa!
I trattati di Roma sono due tra i documenti più importanti per il funzionamento dell’Unione Europea e oggi se ne celebra il 60esimo… Continue Reading
Uno Mattina – Rai Uno: Quanto ci costano i figli?
Le voci di spesa più consistenti nel mantenere un figlio riguardano l’abitazione e l’educazione. Secondo una serie di studi, una famiglia spende all’incirca 170.000 per il mantenimento del proprio figlio fino al compimento del diciottesimo anno d’età. Cosa potrebbe accadere per andare incontro ai bisogni delle famiglie italiane? In programma c’è la discussione al Senato del cosiddetto assegno universale, in sostituzione dei bonus e delle agevolazioni già esistenti. Si tratta, in poche parole, di un assegno mensile indipendentemente dal numero dei figli a carico e a seconda del reddito.
La delega punta a dare a tutti un sostegno a tutte le famiglie che hanno figli, a prescindere dalla tipologia di lavoro dei genitori e ipotizza di accompagnare i figli fino alla loro presunta autonomia, con un sistema di “decalage”: fino ai 3 anni l’assegno sarebbe più cospicuo, per ridursi tra i 3 e i 18 ed essere ulteriormente limato fino ai 26 anni. Secondo le prime stime, sembra che questo strumento possa garantire un contributo pari a 200 euro al mese per ogni figlio fino ai 3 anni di età, 150€ fino ai 18 anni e 100€ per i successivi 8 anni.
Si prevede che il governo, entro tre mesi dall’ok del Parlamento alla delega, riconosca un’unica misura universalistica per ciascun figlio a carico, abolendo i vari assegni per il nucleo familiare e legando il nuovo beneficio all’Isee. Fino a 30mila euro di soglia Isee l’assegno sarebbe uguale per tutti per poi andare a calare nella fascia tra 30 e 50mila euro di soglia Isee.
Il testo prevede anche l’innalzamento della soglia di 5mila euro per ogni ulteriore figlio a carico e per gli incapienti prevede esplicitamente che “il beneficio sia riconosciuto in denaro”, in modo da superare l’esclusione dalle detrazioni fiscali.
Il mio intervento ad Uno Mattina su Rai Uno.
Studio24 – Rainews: L’Olanda blocca l’ondata populista in Europa
Il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (VVD), del primo ministro uscente conservatore Mark Rutte, ha vinto le elezioni… Continue Reading
Rassegna Stampa – Rainews: Tutti alle urne
Oggi, nei Paesi Bassi si vota per le elezioni politiche. Secondo gli ultimi sondaggi, sono molto vicini nelle preferenze degli elettori il… Continue Reading
Intelligence: il valore economico dell’informazione
Affaritaliani.it, 11 marzo 2017 (1) Siete un libero professionista o un imprenditore e avete perso il telefono. E’ un danno… Continue Reading
PNR #9: So chi sei e cosa fai… ti sto monitorando
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Studio24 – Rainews: La flat tax dei paperoni per spingere i consumi
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