Agorà – Rai3: Brexit, come si esce dall’Unione Europea

Ragionare su come si esce dall’Unione Europea non è un esercizio difficile come quantificare i vantaggi e gli svantaggi dell’eventuale uscita della Gran Bretagna. Una vittoria dei favorevoli all’uscita è percepita con estrema preoccupazione in tutto il continente, preoccupazione dettata dall’incertezza delle conseguenze, non solo economiche, ma anche politiche dal momento che c’è da considerare il fatto che nessuno ha idea di cosa accadrà se e quando uno stato membro decidesse di lasciare l’Unione Europea.

Innanzitutto, non si può approvare, nell’immediatezza di un risultato referendario, l’uscita dall’Unione Europea perché i rapporti legali tra la Gran Bretagna e l’Unione Europea sono regolati da accordi e trattati che derivano proprio dalla sua appartenenza all’UE – un esempio per tutti, il mercato unico europeo, ossia l’assenza di barriere per la circolazione di persone, merci e capitali all’interno dei confini europei. Questi accordi dovranno essere necessariamente rinegoziati, negoziazioni che potrebbero trascinarsi fra i due e i sette anni.

Tuttavia le conseguenze di un Leave potrebbero essere meno traumatiche di quanto si pensi, con i mercati che stanno già scontando la possibilità e con la sterlina che si è già indebolita rispetto all’euro. La Bank of England ha già previsto un fondo di stabilità sia per i mercati valutari che per quelli delle obbligazioni e i grandi investitori si sono già allontanati da titoli con attività troppo esposte sul Regno Unito.

L’unica cosa certa rimane il fatto che dopo il 23 giugno l’Europa non sarà più la stessa.

Sigarette elettroniche: un mercato da regolare non da distruggere

Si è tenuto questa mattina presso la Biblioteca del Senato, il convegno organizzato dalla Fondazione Luigi Einaudi, in collaborazione con ANAFE, “Sigarette Elettroniche. Liberi di crescere tra fisco e regolamentazione”. La Tavola Rotonda ha coinvolto istituzioni, filiere del settore e multinazionali che si sono confrontate sui molteplici aspetti – fiscali e di salute pubblica – che coinvolgono il mercato delle sigarette elettroniche, al fine di trovare soluzione condivise. Al termine dei lavori, è emersa dalle parti l’opinione secondo la quale il mercato delle sigarette elettroniche ha bisogno di un mercato regolamentato che sia diverso da quello che regola il tabacco. Penalizzare il settore delle sigarette elettroniche significa, inevitabilmente un minore gettito, quindi una drastica riduzione dei posti di lavoro, che finisce con il colpire in maniera negativa anche lo sviluppo e l’innovazione. Appare del tutto evidente che il mercato andrà sempre più verso  forme di consumo che sono molto diverse dall’assunzione del tabacco in generale, per questo si avverte l’urgenza di lavorare assieme per soluzioni condivise ed efficienti.

Anafe2 Anafe3Anafe4 unnamed