L’accordo tra Entrate e Google ha riportato il tema alla ribalta: è possibile trovare una via italiana alla web-tax? Lo… Continue Reading
Economia24 – Rainews: Aumentare la concorrenza per una crescita produttiva
A otto anni dalla norma che imponeva l’obbligo di una legge annuale per la concorrenza e a sette dalla prima… Continue Reading
Cosa significa costruire edifici sicuri
La Stampa, 3 settembre 2016 Siamo davvero in grado di costruire edifici sicuri? La risposta non è così scontata come… Continue Reading
Sigarette elettroniche: un mercato da regolare non da distruggere
Si è tenuto questa mattina presso la Biblioteca del Senato, il convegno organizzato dalla Fondazione Luigi Einaudi, in collaborazione con ANAFE, “Sigarette Elettroniche. Liberi di crescere tra fisco e regolamentazione”. La Tavola Rotonda ha coinvolto istituzioni, filiere del settore e multinazionali che si sono confrontate sui molteplici aspetti – fiscali e di salute pubblica – che coinvolgono il mercato delle sigarette elettroniche, al fine di trovare soluzione condivise. Al termine dei lavori, è emersa dalle parti l’opinione secondo la quale il mercato delle sigarette elettroniche ha bisogno di un mercato regolamentato che sia diverso da quello che regola il tabacco. Penalizzare il settore delle sigarette elettroniche significa, inevitabilmente un minore gettito, quindi una drastica riduzione dei posti di lavoro, che finisce con il colpire in maniera negativa anche lo sviluppo e l’innovazione. Appare del tutto evidente che il mercato andrà sempre più verso forme di consumo che sono molto diverse dall’assunzione del tabacco in generale, per questo si avverte l’urgenza di lavorare assieme per soluzioni condivise ed efficienti.
Agorà – Rai3: Effetto Evasione
Perché si evadono le tasse in Italia? Iniziamo con il dire che, nel nostro Paese, esiste una tendenza del tutto peculiare per cui esiste un’idiosincrasia nel rispettare le regole. A questo si aggiunge un’eccessiva pressione fiscale che si coordina con uno scarso funzionamento della burocrazia. In generale, esempi negativi nelle società hanno effetti negativi sulla fedeltà fiscale. La scarsa propensione all’onestà fiscale è un fattore che gioca certamente un ruolo negativo, ma pare anche che utilizzare la retorica “le tasse sono belle” non aiuti granché la lotta all’evasione, in mancanza di un sistema fiscale chiaro, semplice ed efficace nel combattere eventuali abusi. Si potrebbe quindi suggerire che con l’aumentare la qualità dei beni pubblici offerti, aumenta anche il grado di correttezza fiscale. Un fisco semplice, con sanzioni certe e uno Stato efficace ed efficiente nella fornitura nella fornitura di beni pubblici può combattere l’evasione.